Sull’onda del successo di Podemos in Spagna, la sinistra in Italia si galvanizza e ritenta di organizzarsi. “Dove c’e’ una sinistra rinnovata e alternativa il disagio dei giovani, dei ceti popolari e del mondo del lavoro non viene intercettato dalla destra xenofoba o dalla protesta inconcludente”, afferma Alfredo D’Attore di Sinistra Italiana, che annuncia: “In Italia il modo piu’ coerente di rispondere a questa esigenza e’ la convocazione dell’appuntamento che, a Roma dal 19 al 21 febbraio, in forma aperta, democratica e partecipata dal basso, lancera’ la fase costituente del nuovo soggetto della sinistra”. Dunque, si punta a “costruire un nuovo soggetto politico, uno spazio aperto, democratico, autonomo. Abbiamo bisogno di una sinistra di tutti: non un percorso pattizio, ma una nuova forza politica“. L’appello è di associazioni e movimenti della sinistra rilanciato, sul web, dalla stessa Sinistra Italiana. “Nelle ore in cui Podemos lancia la sua sfida per l’alternativa, un gruppo di persone appartenenti a realtà politiche e sociali, ha scritto questo testo e lo mette a disposizione di chiunque ci si riconosca. Usiamolo liberamente, copiamolo, condividiamolo, diffondiamolo, è un testo proprietà di nessuno per una sinistra di tutte e tutti“.
Ma in quest’ultimo periodo già si sono manifestati i primi attriti tra i vari componenti di una auspicata formazione. Solo due settimane fa le varie sigle della sinistra italiana si erano incontrate per organizzarsi in vista delle comunali di primavera. Rifondazione Comunista e il movimento Possibile di Pippo Civati avevano respinto l’ipotesi di fondersi in unico soggetto (richiesta avanzata da Sinistra Italiana e Sel). Litigi anche tra Sel e Stefano Fassina da una parte e Paolo Ferrero e Rifondazione dall’altra. Bisogna fare un partito o un soggetto politico, cioè una federazione come chiede Ferrero? E siamo solo agli inizi.