Adozioni gay, bufera sulla Rai. FI e Giovanardi crticano show di Antonacci

Adozioni gay, bufera sulla Rai. FI e Giovanardi crticano show di Antonacci
27 dicembre 2015

di Daniele Di Mario

Nuova bufera sulla Rai. Stavolta, però, la riforma della governance dell’azienda pubblica radiotelevisiva voluta dal premier Matteo Renzi non c’entra. Questa volta nell’occhio del ciclone finisce, suo malgrado, il comico e conduttore Giorgio Panariello. A far discutere, infatti, è il “sermone” in diretta a favore delle adozioni per le coppie omosessuali del cantante Biagio Antonacci nel corso dell’ultima puntata dello show Panariello sotto l’albero su RaiUno. Un’apertura che non va giù a Forza Italia e ai parlamentari di Idea, il movimento che fa capo a Gaetano Quagliariello. Il centrodestra si scaglia così contro Panariello sui temi etici, per colpa di quello che i senatori di FI Maurizio Gasparri e Lucio Malan bollano come “lo spottone di Biagio Antonacci, nel programma di Panariello, a favore delle adozioni gay”. Con loro protesta anche Carlo Giovanardi, del movimento Idea. “È l’ultima dimostrazione di questo modo improprio di utilizzare spazi di intrattenimento per predicazioni tra l’altro basate sul nulla – scrivono i due senatori FI – Il noto cantante ha fatto l’appello per le adozioni da parte di coppie gay, bisex e di ogni tipo e genere, partendo da dati falsi. Non è vero che ci sono bambini abbandonati che nessuno vuole adottare. Se Antonacci si informasse scoprirebbe che sono più le domande di adozione inevase da parte di coppie eterosessuali che bambini da adottare. Sono semmai i meccanismi delle adozioni che andrebbero facilitati per le coppie eterosessuali. Si parte quindi da una premessa falsa, come ha fatto mentendo Antonacci, per arrivare a conclusioni aberranti. Il tutto alla vigilia di una discussione parlamentare su temi molto controversi. Ribadiamo il no all’adozione da parte di coppie gay che sarebbero la forma estrema di egoismo è una vergogna che lui e Panariello facciano propaganda per l’utero in affitto e la compravendita di bambini”, aggiungono.

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“Chiameremo a rispondere la Rai e RaiUno di questa palese violazione alla vigilia di Natale nella commissione parlamentare di Vigilanza”, annunciano. “Antonacci faccia il cantante, in questo è bravo, non dica bugie in televisione facendo il predicatore. Di cantanti santoni ce ne sono stati già troppi e – avvertono Gasparri e Malan – sono tutti finiti male”. “Biagio Antonacci ha abusato disonestamente della tv di Stato per lanciare un messaggio totalmente e spudoratamente falso – accusa invece Giovanardi – In Italia sono molte di più le coppie regolarmente sposate, selezionate dai servizi sociali e autorizzate dal Tribunale dei minorenni all’adozione, rispetto ai pochi bambini realmente adottabili in Italia e nel mondo. Non si capisce per quale crudele follia un bambino che ha già avuto la sfortuna nella vita di perdere i genitori o di essere abbandonato debba ritrovarsi non con un padre e una madre di una delle tante coppie della lunghissima fila in attesa di adottare, ma finire in casa di un “genitore 1” e “genitore 2”, entrambi dello stesso sesso”. “Peggio ancora – conclude – se Antonacci pensa che i ricchi signori dell’Occidente i bambini possano comprarseli con l’acquisto sul mercato di materiale genetico e lo sfruttamento a pagamento della vergognosa pratica del cosiddetto utero in affitto”. La Rai insomma torna al centro delle polemiche per opinioni espresse da personaggi dello spettacolo nel corso degli show del servizio pubblico o delle fiction mandate in onda sulle reti di viale Mazzini.

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