”Convocherò il Cda immediatamente e porterò i libri in tribunale, nel contempo chiedendo un incontro al procuratore di Palermo. Siamo fuori dal recinto della politica e ci troviamo in ben altro ambiente. Solo la magistratura può salvarci dai mascalzoni travestiti da uomini delle istituzioni. Del resto parlerò con i magistrati”. Il presidente di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo sferra un duro attacco al parlamento siciliano dopo la bocciatura da parte di Sala d’Ercole della ricapitalizzazione della società di riscossione tributi. “Il voto dell’Ars, con cui si impedisce di fatto la ricapitalizzazione di Riscossione Sicilia, è un atto di pirateria non degno di un’aula parlamentare – tuona Fiumefreddo -. Si vuole così eliminare l’unica partecipata che in questo 2015 ha fatto registrare un +23% delle entrate, si vuole colpire la società che per la prima volta ha perseguito i grandi evasori, sequestrando beni mobili ed immobili per milioni di euro, si vuole punire la società che ha firmato i protocolli con gli uffici giudiziari per perseguire i capitali illeciti e mafiosi. Infine, non mi meraviglierei se tra i pirati, che si sono nascosti dietro il voto segreto, ci siano parte dei 61 parlamentari ai quali per la prima volta nella storia abbiamo notificato i pignoramenti delle loro laute indennità”. Un fiume in piena, il presidente di Riscossione Sicilia che avverte: “Sbaglia chi pensa che così facendo mi si costringerà a trattare, mentre piuttosto ora come mai sono convinto che non si debba guardare in faccia nessuno quando si ha dalla propria la legge e si combatte per difendere i cittadini onesti. Non subisco estorsioni nè mi spaventano queste misere ritorsioni”.
A stretto giro di posta arriva una nota dalla presidenza dell’Ars con la quale si comunica che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, d’intesa con i due vice presidenti Antonio Venturino e Giuseppe Lupo, ha convocato per domani un Consiglio di presidenza urgente “per valutare le azioni da intraprendere in difesa del Parlamento siciliano a seguito delle gravi e infamanti dichiarazioni da parte del presidente di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo”. Alla riunione è stato invitato a partecipare l’avvocato Enrico Sanseverino.