“Renzi a Courmayeur, avvisate l’Isis”. Polemica per la frase del dirigente di Forza Italia

Una provocazione, una battuta ironica, sarcasmo. Di certo una frase che ricorda i “vecchi tempi”. Quelli in cui al Silvio Berlusconi presidente del Consiglio venivano dedicati film irriverenti come “Ho ammazzato Berlusconi”. Oggi tocca a Matteo Renzi e ad attaccare è proprio un ex forzista che su Facebook scrive: “Qualcuno avvisi l’Isis”. È questa infatti la frase con cui Luca Lattanzi, militante del centrodestra in valle d’Aosta accoglie la notizia delle vacanze di Renzi a Courmayeur. Nella legislatura 2010-2015, Lattanzi era entrato in consiglio comunale ad Aosta con il Pdl, alle elezioni del 10 maggio scorso era il candidato sindaco di una lista civica sostenuta da Forza Italia che però non è riuscita a eleggere rappresentanti. Come l’anno scorso, Renzi soggiornerà alla caserma Perenni, sede del Centro sportivo esercito. Trascorrerà le giornate tra lo sci e le passeggiate in montagna. Intanto la polemica infiamma sul social network e scatena non poche reazioni dalle fila del partito democratico. Magari gli stessi che qualche anno fa, quando Berlusconi era al governo, difendevano senza sconti il diritto di satira.

E’ netta infatti la condanna del Pd che per bocca di Alessia Morani, vicepresidente del gruppo alla Camera, dichiara: “Il commento del dirigente forzista aostano Lattanzi sulla vacanza di Renzi a Courmayuer è così infimo da non poter essere ritenuto una considerazione politica: è solo una manifestazione di pura idiozia. Un dirigente politico che arriva a invocare l’intervento dell’Isis contro il presidente del Consiglio si pone automaticamente fuori dalla dialettica democratica e si dimostra quindi indegno di ricoprire qualunque carica. Ci aspettiamo per questo che i vertici di Forza Italia prendano i necessari provvedimenti”. Il vicepresidente dei senatori dem, Claudio Martini, invece fa sapere: “Per rispetto alle vittime vere dell’Isis non si dovrebbero nemmeno commentare affermazioni farneticanti come quelle di Lattanzi”. Dal canto suo Lattanzi si è limitato ad aggiungere le classiche tre faccine che ridono accanto alla frase incriminata, sottolineando l’ironia del commento.