Terrore in Egitto, assalto armato in un resort: 3 turisti feriti e un terrorista ucciso
ALLARME ISIS Il Paese africano continua a essere in preda a numerosi attentati jihadisti. Questo di Hurghada potrebbe rappresentare un nuovo duro colpo per il turismo di Maurizio Balistreri
di Maurizio Balistreri
Tre turisti feriti, due di nazionalità austriaca e uno svedese, un uomo armato ucciso. E’ questo il bilancio comunicato dalla polizia egiziana del tentato attentato contro il Bella Vista Hotel a Hurghada, rinomata località turistica sul Mar Rosso. I tre turisti sono stati feriti “in modo lieve”, ha chiarito un responsabile delle forze dell’ordine, che ha aggiunto che un secondo assalitore è rimasto “gravemente ferito” in questo attacco “sventato dalle forze di sicurezza locali”. Dunque, i turisti in vacanza sul Mar Rosso tornano ad essere vittime di un attacco di matrice terroristica. I terroristi erano armati di coltelli quando hanno attaccato il Bella Vista hotel, ha dichiarato la polizia, ed è con questi che i tre turisti sono stati colpiti. I tre turisti “soffrono di ferite all’arma bianca, ma le loro condizioni sono stabili”, ha affermato un portavoce del ministero della Sanità, Khaled Megahed. Gli assalitori hanno cercato di entrare all’interno del resort passando per il ristorante della struttura che dà sulla strada, ha precisato il ministero degli Interni. Testimoni riferiscono che gli assalitori sarebbero arrivati dal mare a bordo di una barca. Poi avrebbero attaccato i turisti urlando “Allah è grande” e mostrando bandiere nere dell’Isis. Da quando l’esercito ha destituito il presidente eletto Mohamed Morsi neli luglio 2013, l’Egitto è in preda a numerosi attentati jihadisti. L’attacco di Hurghada potrebbe rappresentare un nuovo duro colpo per il turismo, settore che è stato per anni uno dei pilastri dell’economia egiziana ma che ha patito i recenti attacchi dello Stato Islamico. L’Isis ha rivendicato un attacco effettuato l’altro ieri contro turisti israeliani al Cairo; un’azione effettuata in relazione alla richiesta del leader, Abu Bakr al Baghdadi, per colpire “ovunque” gli ebrei. Un aereo passeggeri russo lo scorso 31 ottobre si schiantò nel Sinai per la presenza di una bomba – dopo il decollo dalla località turistica di Sharm el Sheikh – e tutte le 224 persone a bordo persero la vita.