E’ stata depositata in serata al Tribunale dei minori di Catania la perizia sulle capacita’ genitoriali di Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del figlio Loris di 8 anni e madre di un altro bimbo di 4. L’udienza e’ in programma il 15 gennaio. In base alla perizia elaborata dai tecnici nominati dal presidente del Tribunale, la donna non sarebbe in grado di esercitare la funzione genitoriale nei confronti del piccolo. Emerge, inoltre, che non e’ affetta da particolari patologie psichiatriche, non si fida di nessuno e di conseguenza non e’ capace di affidarsi agli altri e non sarebbe in grado di costruire legami affettivi stabili. Di se’ la donna avrebbe una immagine sempre positiva elemento questo che, nella convinzione dei periti, farebbe perdere di vista le esigenze degli altri, soprattutto del figlioletto, e non sarebbe efficace in tal senso nemmeno un percorso di recupero ‘assistito’. “E’ un quadro piuttosto complicato e un’idea di solito me la faccio quando ho a disposizione tutti i dati, i risultati dei test che sono necessari per potere dare una valutazione. E’ un caso che richiede un’analisi molto approfondita e una comprensione fenomeni a psicopatologica presente piuttosto accurata”. Parla Pietro Pietrini, psichiatra dell’Universita’ di Pisa, nominato come consulente di parte dal legale di Veronica Panarello, l’avvocato Francesco Villardita.
“Veronica e’ sedata – aveva affermato nel pomeriggo il legale poco dopo l’inizio della perizia psichiatrica -. Probabilmente per la cura e la terapia che le stanno somministrando. Le fanno la terapia probabilmente per dormire o perche’ gli psichiatri della struttura di Barcellona ritengono che necessita di una terapia farmacologica per problemi di ansia. Una scelta fatta dai medici che non possiamo fare altro che condividere. Fisicamente non sta molto male, ma e’ una persona sedata”. La mamma di Loris e’ stata trasferita a Catania sabato mattina, ha fatto sapere lo stesso legale, “e di avere avuto a sorpresa un colloquio con il marito a Barcellona durato pochissimo tempo perche’ gli argomenti non c’erano, a conferma che non c’e’ nessun tipo di rapporto con il marito. E’ guardata a vista anche nel carcere di piazza Lanza, ma non ha manifestato nessun gesto autolesionistico. Il giudice ha disposto che restera’ a Catania tutto il tempo della perizia, quindi 60 giorni. Ma non sappiamo ancora quante sedute fare e per quanto tempo”.