Gettoni aumentati del 417% al comune di Priolo, 17 indagati e sequestri

GETTONOPOLI Notificato il decreto di conclusione indagini a carico di consiglieri comunali ed ex consiglieri dell’amministrazione siracusana. Il Gip dispoNE sequestro di 356.579 euro

E’ stata battezzata “Gold coins” l’inchiesta sulla clamorosa ‘Gettonopoli’ di Priolo Gargallo, con indennita’ aumentate del 417%. Notificato il decreto di conclusione indagini a carico di 17 soggetti indagati, vale a dire consiglieri comunali ed ex consiglieri comunali, oltreche’ all’attuale sindaco e al segretario comunale in carica all’epoca della prima variazione del bilancio, eseguita nel 2003. I reati contestati sono abuso di ufficio aggrvato per tutti, e tentativo di estorsione ai danni del segretario comunale in carica nel 2013 per il sindaco Antonello Rizza, a fronte delle risultanze dell’attivita’ investigativa della polizia, diretta dal sostituto Tommaso Pagano e coordinata dal procuratore Francesco Paolo Giordano. Il Gip ha disposto il sequestro preventivo ai fini della confisca di somme pari a 356.579 euro. A seguito di perquisizione e di accessi presso banche, disposte dalla magistratura siracusana, sono state sequestrate dalla polizia giudiziaria delegata somme per 123.678 euro.

L’indagine ha preso le mosse dalle dichiarazioni di un ex segretario comunale che ha riferito di avere subito “un’opera di delegittimazione, volta a demolire la sua figura di ufficiale di governo”, avendo fatto rilevare nel 2014 il valore assolutamente sproporzionato dei gettoni di presenza dei consiglieri, pari 129,11 euro. Nel 2003, infatti, alcuni consiglieri del Comune approvarono l’aumento dell’indennita’ di presenza percepito per la partecipazione alle assemblee consiliari e alle commissioni, portando l’importo da euro 30,99 a 129,11 euro. A ottobre ddi quell’anno, l’allora segretario comunale era stato sollecitato dall’assessorato regionale delle Autonomie locali a eseguire una ricognizione dei costi dell’amministrazione. Il funzionario pubblico ha cosi’ accertato l’anomalia e chiesto di procedere, immediatamente, al ricalcolo del gettone di presenza, con conseguente recupero di quanto illegittimamente erogato nell’ultimo quinquennio. Solo il 13 febbraio 2014, il Consiglio Comunale ha approvato la rideterminazione del gettone di presenza, riportando, come prevedeva la normativa regionale del 2000, l’indennita’ all’importo di 30,25 euro. Contestualmente, e’ partito un giudizio di responsabilita’ contabile davanti alla Corte dei conti per il danno erariale pari a 645.594 euro.