Tecnologia e salute, arriva la ‘sindrome della vibrazione fantasma’

Tecnologia e salute, arriva la ‘sindrome della vibrazione fantasma’
17 gennaio 2016

Tecnologia e salute. Un binomio sempre più solido e che mette in continua allerta l’essere umano da una serie di patologie, a volte, misteriose. Tra queste la ‘sindrome della vibrazione fantasma’, quella sensazione di sentire il cellulare per poi verificare che, in realtà, non c’è nessuna chiamata presente sul display. Una sensazione questa che in molti hanno provato almeno una volta e che oggi ha il suo fondamento scientifico grazie ad una ricerca della Georgia Tech. La ‘sindrome della vibrazione fantasma’ è, proprio, il tipico sintomo di come l’uomo sia sempre più dipendente dalla tecnologia mobile. I risultati della ricerca sono stati affidati ad un video (quello che proponiamo) dove Robert Rosenberger, assistente di Filosofia nella School of Public Policy della Georgia Tech, spiega come “le ricerche hanno dimostrato che più del 90% delle persone hanno sperimentato questa allucinazione”.

Sul perché ciò accada Rosenberger spiega che “alcuni pensano che le tecnologie in qualche modo stiano ‘riprogrammando’ il nostro cervello. Ma io credo che il miglior modo di spiegare il nostro rapporto con il telefono e con le altre tecnologie sia da ricercare nei processi di apprendimento e abitudine. Pensate al fatto di indossare gli occhiali: indossarli costantemente li fa diventare parte di voi, e potete scordarvi di indossarli qualche volta. Il telefono nelle vostre tasche è la stessa cosa: attraverso l’abitudine consolidata, il telefono diventa parte di voi, e voi avete imparato ad associare la vibrazione all’avviso di una chiamata o di un messaggio in arrivo. E proprio a causa di questo tipo di abitudine è molto facile fraintendere altre sensazioni simili. Il telefono si sposta nella tasca? Mi sta arrivando una chiamata. I pantaloni sfregano fra loro? Mi sta arrivando un messaggio. Hai uno spasmo muscolare della gamba? Di nuovo una chiamata in arrivo. Ma tutte le volte è solo una vibrazione fantasma…”.

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