Mafia, avviso di garanzia per Montante. La difesa: “Daremo ogni contributo all’indagine”
CONCORSO ESTERNO Sono stati perquisiti gli uffici e l’abitazione del presidente di Confindustria Sicilia
Un avviso di garanzia per Antonello Montante e perquisizioni nei suoi uffici e nella sua abitazione. Il presidente di Confindustria Sicilia è indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. I suoi legali parlano di “un avviso di garanzia che fa chiarezza”. “Avendo finalmente letto il capo di incolpazione che sta alla base dell’indagine della Procura di Caltanissetta – dicono – il nostro assistito, con ancora più forza, ribadisce la più assoluta estraneità ad ogni ipotesi delittuosa”. Gli avvocati di Montante, Nino Caleca e Marcello Montalbano, sottolineano che “daremo ogni contributo all’indagine ove si ipotizza, addirittura, un concorso esterno a favore di personaggi mafiosi che lo stesso Montante ha contribuito a colpire duramente sia sotto il profilo della libertà personale che dell’illecito arricchimento. Personaggi, quindi, dai quali è possibile aspettarsi ogni forma di reazione calunniosa”, dicono.
I magistrati, sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni pentiti, contestano a Montante rapporti con esponenti anche di spicco della mafia nissena, sin dagli anni Novanta, che avrebbero avuto per oggetto giri di denaro e appalti. Quel che e’ certo, e’ che “il provvedimento – dice il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari – si inserisce nell’ambito dell’indagine che e’ in corso nel confronti di Montante”. Ma per i legali “e’ noto che da quasi vent’anni l’imprenditore ha dedicato, in costante rapporto con la magistratura e le istituzioni, la sua attivita’ allo scopo di radicare, per la prima volta nella storia, nel mondo dell’imprenditoria i valori e la cultura della legalita’ e della fiducia nelle istituzioni”. Il rating di legalita’ “e’, da ultimo, la prova della linearita’ ed efficacia della sua azione”. Tutta questa attivita’ Montante fa sapere che la sottoporra’ al vaglio dei magistrati, prima, e ne dara’ conto, poi, all’opinione pubblica con uno scritto gia’ in parte definito “affinche’ il suo operato possa essere conosciuto e valutato da tutti. La professionalita’ comprovata dei Magistrati che conducono le indagini e’ garanzia anche di celerita’ affinche’ al piu’ presto ogni incredibile ombra sull’operato di Montante venga cancellata”.
CONFINDUSTRIA Dicono i vertici di Confindustria Sicilia: “L’avviso di garanzia notificato oggi al presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, serve a fare chiarezza e non intacca minimamente il valore dell’impegno che Montante, negli anni, ha profuso in prima persona contro i mafiosi. Per quanto ci riguarda – aggiungono – concorreremo a fornire ai magistrati tutti gli elementi utili all’accertamento della verità in adesione e nel solco dell’azione di Montante che, sempre in stretta sinergia con Magistratura e Istituzioni, ha operato e continua a farlo per sostenere le imprese vittime dei mafiosi. É per questo che l’intero vertice di Confindustria Sicilia non può che rinnovare la fiducia e la vicinanza all’uomo e all’imprenditore Antonello Montante che ha ribadito – come hanno sottolineato i suoi legali – l’assoluta estraneità a ogni ipotesi delittuosa”.
SI-SEL “Le accuse mosse dai pm nei confronti di Antonello Montante sono gravi e gettano una pesante ombra sulla Sicilia. Ci auguriamo che il presidente della Confindustria siciliana dimostri la sua estraneità ai fatti, soprattutto per il ruolo che l’organizzazione ha giocato nella storia recente dell’isola, nel rapporto col governo Crocetta e nelle istituzioni più in generale”. E’ quanto afferma il parlamentare siciliano di Sinistra italiana-Sel, Erasmo Palazzotto. “Ci appare evidente però come questa vicenda segni la fine di una storia, quella della Confindustria antimafia, finita nel tritacarne di un sistema che ha utilizzato la lotta alla mafia per occupare pezzi di potere e garantire interessi privati – aggiunge – Ci auguriamo che Confindustria per prima decida oggi di voltare pagina, ne vale della sua credibilità”.
CGIL “Quando il coinvolgimento del presidente di Confindustria Sicilia in un’inchiesta di mafia era ancora un’indiscrezione ci augurammo che fosse fatta chiarezza, ora non possiamo che aggiungere l’auspicio che la magistratura faccia presto considerando il ruolo che Montante riveste nell’economia siciliana, in Confindustria e tra le forze sociali che hanno anche portato avanti iniziative antimafia”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. “Vicende come questa – aggiunge – sono ombre pesanti di fronte alle quali come è doveroso evitare i giustizialismi, altrettanto lo è prendere doverose distanze finché la magistratura non abbia concluso il suo lavoro”.
Articolo agggiornato alle 18:42