Belsito spegne la fiamma, l’ex leghista è tesoriere e vicepresidente del nuovo Msi
C’ERA UNA VOLTA LA DESTRA… L’ex amministratore leghista grava l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato per quasi 60 milioni di euro di Carlantonio Solimene
di Carlantonio Solimene
Francesco Belsito, ex tesoriere della Lega protagonista dello scandalo che ha terremotato la segreteria di Umberto Bossi, è il nuovo tesoriere, nonché vicepresidente, del redivivo Movimento Sociale Italiano. A darne la notizia è la presidentesse del partito Maria Antonietta Cannizzaro, che proprio poche settimane fa aveva incassato il sì di Francesco Cosimi Proietti nel ruolo di coordinatore nazionale. E se già la nomina dell’ex fedelissimo di Gianfranco Fini – ma ora parrebbe in rotta con il leader storico di An – aveva fatto scalpore nell’ambiente romano, l’ingresso di Belsito nel partito che porta nel simbolo la Fiamma di Almirante rischia di provocare un vero e proprio terremoto. Non fosse altro perché gli ex missini alle liti sul patrimonio ormai hanno fatto il callo e cooptare un tesoriere su cui grava l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato per quasi 60 milioni di euro non sembra l’idea migliore per stemperare le polemiche. La Cannizzaro, tuttavia, rivendica la scelta: “Su Belsito, in realtà, sono state dette tante cattiverie e falsità. Ma uscirà pulito dalle sue vicende giudiziarie e credo che nessuno sappia fare il tesoriere di un partito meglio di lui”. Dell’eventualità di un approdo dell’ex tesoriere della Lega al Movimento Sociale in realtà si era vociferato già alla vigilia di Natale. E, scorrendo il sito ufficiale del partito, era facile individuare qualche ulteriore indizio. Solo il 15 gennaio scorso, infatti, il movimento prendeva ufficialmente posizione contro le ulteriori accuse a Belsito riportate da diversi organi di stampa.
Prima di allora, le ultime notizie su Belsito risalivano al marzo del 2015 grazie al Fatto Quotidiano che ne aveva svelato il nuovo lavoro di barista in quel di Genova. “Con la politica ho chiuso – aveva detto al Fatto – a me interessa solo che i giudici facciano chiarezza e accertino la verità. Spero che venga fuori che gli investimenti che decisi erano stati fatti sempre nell’interesse della Lega. Tant’è vero che si sono rivelatiti azzeccati se al momento di lasciare l’incarico di tesoriere in cassa c’erano circa 39 milioni di euro”. Nonostante le intenzioni di allora, però, al richiamo della politica Belsito non ha resistito. E già nel nome dell’attività in cui lavorava – ironia della sorte – c’era scritto qualcosa del suo futuro: Bar Balilla… Ora sarà interessante verificare quali saranno le reazioni degli esponenti che hanno affiancato o aderito al rilancio del Movimento Sociale. Solo nei giorni scorsi, Francesco Storace invitava ad aprire il terreno del confronto sulle primarie del centrodestra “da Alfio Marchini al Msi di Alfredo Iorio”. E lo stesso Iorio aveva individuato in Storace l’unico interlocutore credibile all’interno dello schieramento di destra riservando critiche abbastanza pesanti alla Meloni. Il Movimento Sociale, peraltro, sembra essere intenzionato a presentarsi alle prossime elezioni Comunali di Roma, la città in cui presumibilmente potrebbe vantare il maggior seguito. E d’altronde il coordinatore Cosimi Proietti, lo scorso 22 gennaio era stato chiaro: “Msi-Dn è un partito che ha sempre continuato ad esistere, con il suo simbolo e i suoi iscritti, che ammontano a diverse migliaia”. E ora anche con un “esperto” a curarne le finanze.