Allarme Oms su Zika: diffusione “dirompente”. E vara task force. Quattro casi in Italia
CACCIA AL VIRUS Nel corso del meeting dell’1 febbraio verranno indicati “i consigli per un livello appropriato” di allerta internazionale e “le misure da prendere” VIDEO di Maurizio Balistreri
di Maurizio Balistreri
Il virus Zika “si sta diffondendo in maniera dirompente”. E’ l’allarme lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Margaret Chan, che ha convocato una riunione d’emergenza sull’aumento dei contagi, in particolare in Brasile, per lunedì 1 febbraio e ha annunciato il varo di una task force “di livello mondiale” per studiare le possibili drammatiche complicanze del virus. L’Oms ha parlato di “livello di allerta estremamente alto” e ha annunciato di prevedere fino a “3-4 milioni” di possibili contagiati nelle Americhe. Dopo l’aumento dei casi registrati in diverse parti del mondo, quattro anche in Italia (di cittadini rientrati dal Brasile), oltre a Danimarca, Gran Bretagna, Stati Uniti e diversi Paesi latinamericani, l’Oms ha annunciato la riunione d’emergenza e la creazione di un team di esperti “di livello mondiale” per scoprire se il virus Zika “causi microcefalia e la sindrome di Guillain-Barrè”, ha aggiunto Chan. In Brasile, infatti, il numero di neonati affetti da questa patologia in seguito al contagio da parte della madre è aumentato in modo drammatico, tanto da mettere in allerta la popolazione delle donne in attesa. Nel corso del meeting dell’1 febbraio verranno indicati “i consigli per un livello appropriato” di allerta internazionale e “le misure da prendere nei Paesi colpiti e altrove”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms nella riunione di Ginevra. Quello che preoccupa “particolarmente” l’Oms è “la rapida evoluzione” della situazione e la diffusione del virus che in alcuni Paesi “è stata associata all’aumento di nascite con il cranio di dimensioni piccole in maniera anormale”. Lo scorso anno, ha aggiunto Chan, il virus Zika “era stato individuato nelle Americhe, dove adesso si sta diffondendo in maniera esplosiva”.
Negli ultimi mesi l’epidemia ha destato l’allerta soprattutto in America Latina, dove i Paesi più colpiti sono Brasile (dove sei casi di microcefalia sono stati collegati ufficialmente al virus, negli ultimi tre mesi) e Colombia, e negli Stati Uniti. Ieri con un comunicato la Casa Bianca ha detto che “il presidente (Barack Obama) ha posto l’accento sulla necessità che vengano accelerate le ricerche per ottenere test diagnostici piu rapidi e per sviluppare vaccini e terapie, oltre che fornire una migliore informazione”. L’Oms aveva dichiarato che il virus si diffonderà rapidamente in tutte le Americhe, esclusi Cile e Canada. Anche gli scienziati americani avevano invitato, ieri, l’Oms a prendere contromisure urgenti nei confronti del virus Zika che, secondo il team di ricercatori americani, ha un “potenziale di pandemia esplosiva”. Secondo questa squadra di esperti, scrive Bbc, l’Oms dovrebbe imparare dagli errori fatti nel caso dell’Ebola. Inoltre un vaccino dovrebbe essere pronto per i test in due anni, ma potrebbero passare 10 anni prima della sua messa in commercio. L’infezione è trasmessa dalla zanzara Aedes Aegypti e per questo la direttrice dell’Organizzazione della Salute panamericana (Paho) Carissa Etienne ha invitato i Paesi membri dell’organizzazione regionale, “a concentrarsi sul controllo dei vettori dell’infezione”, principalmente le zanzare. (con fonte afp)