Patto per il Sud, il pasticcio del governo Crocetta. Tutto da rifare

Bocciata la delibera del governo Crocetta che approvava gli interventi trasmessi da Palazzo Chigi in merito al Patto per il Sud. La commissione Bilancio dell’Ars, infatti ha approvato una risoluzione con la quale si impegna il governo regionale a ritirare la delibera del 29 dicembre ed emanarne una nuova che – si legge nel documento- “proceda all’individuazione di nuovi interventi distribuiti equamente su tutto il territorio regionale”. La dotazione finanziaria del Patto per la Sicilia e’ di 2 miliardi e 512 milioni e nel disegno degli assessori che hanno ripartito le dotazioni (Territorio e Ambiente, Turismo, Beni Culturali, Welfare, Infrastrutture) hanno interessato principalmente i territori di Trapani, Messina e Palermo. Successivamente sono stati inseriti i comuni di Gela e Termini Imerese, ma il contenuto risulta al momento in una tabella non finanziabile. “Occorre rivedere la distribuzione dei fondi del Patto per la Sicilia, vi sono doppioni, perfino finanziamenti dove non e’ indicata nemmeno la citta’ nella quale dovrebbero essere realizzate le opere, ma solo il nome della strada”, afferma il presidente della commissione bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo. Come dire a Crocetta “di fermarsi e riflettere”. “Dovrebbero avere la precedenza i progetti esecutivi rispetto a quelli che sono solo sulla carta e senza un analisi di fattibilità, senza la quale non possono ritenersi finanziabili”.

RIPARTIZIONE FONDI Ecco le voci piu’ importanti che si evincono dall’allegato alla delibera che ora dovra’ essere ripresentata dal governo Crocetta: 473 milioni 229 mila euro sono i finanziamenti complessivi nel capitolo Ambiente e Territorio, 833 milioni 239 mila alle Infrastrutture, 240 milioni solo per il dissesto, 170 milioni allo sviluppo economico e produttivo, 104 milioni all’area di crisi di Termini Imerese, 605 milioni per la viabilita’, 40 milioni per Welfare e legalita’ e solo l’8% dell’intero finanziamento 170 milioni va agli investimenti e allo sviluppo economico. La maggior parte delle opere del cosiddetto ‘Patto per la Sicilia’ riguarda il dissesto ambientale e idrogeologico, con interventi per il consolidamento e la messa insicurezza del Messinese. Ben 150 milioni per l’apertura di un cantiere nel 2017 per la messa in sicurezza idrogeologica della citta’ di Messina e di Agrigento, ma per Messina ci sono 44 milioni per la sistemazione idraulica dell’area metropolitana, 12 milioni per Giampilieri e 7,8 milioni per sanare il dissesto idrogeologico tra Messina e Saponara. Compaiono anche voci generiche come 156 milioni per “opere di difesa della Costa siciliana” oppure 50 milioni di euro per “opere di bonifica dall’amianto sul territorio”. Voci queste ultime sospette per i commissari che hanno bocciato al delibera della giunta, chiedendo che i progetti finanziati siano gia’ passati da uno studio di fattibilita’, siano indicati nel dettaglio e gia’ cantierabili. Lo stanziamento piu’ alto riguarda il settore infrastrutture e interessa l’itinerario Ragusa-Catania per un’opera gia’ aggiudicata che attende l’apertura del cantiere nel 2016. Ci sono anche 289 milioni per l’asse autostradale Siracusa-Gela e 121 milioni per la Nord Sud Camastra-Gela. Diversi anche gli stanziamenti sempre al capitolo Infrastrutture, per creare presidi territoriali nelle isole minori a Lampedusa e Linosa, Ustica, Pantelleria, Egadi, Eolie. Per il porto turistico di Santo Stefano di Camastra con progetto gia’ cantierabile 63 milioni e 500 mila euro, mentre 67 milioni sono per il porto di Gela. Alla voce infrastrutture sono circa 894 milioni finanziabili per progetti non indicati. Nel capitolo welfare e legalita’ oltre 60 milioni vanno in favore delle sedi degli organi giudiziari e del comando dei Carabinieri. Alla voce attivita’ produttive, 120 milioni per il credito di imposta gia’ dal 2016 e 102 milioni per il fondo di garanzia regionale, 90 milioni per la cantieristica navale. Alla voce turismo e cultura il finanziamento piu’ importante e’ quello sull’offerta sportiva: 50 milioni. Soldi ai musei di Ragusa, Messina e al parco Archeologico delle Eolie. Tagliati i 4 centri ‘evoluti’ per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Poco interessato il Siracusano, con l’impianto di compostaggio da 20 milioni a Noto. Escluse Enna e Caltanissetta.

FORZA ITALIA “Il presidente Crocetta continua a sottrarsi al confronto in commissione Bilancio sul Patto per il Sud, dibattito che lo vedrebbe soccombere, attesa l’inconsistenza degli interventi previsti della delibera. Purtroppo, ancora una volta, protagoniste sono solo le parole, di fronte ad una totale assenza di fatti. Abbiamo dunque avuto nuovamente ragione a contestare l’operato di Palazzo d’Orleans, un nulla di nulla che ha addirittura spinto la commissione ad una risoluzione con la quale si invita il governo regionale a ritirare la delibera”. Lo dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.

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