La durata del sostegno al reddito di circa 320 euro al mese “per noi deve essere permanente”. Lo ha garantito il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, secondo il quale “il nostro Paese deve avere sempre e strutturalmente uno strumento che intervenga rispetto a chi e’ in una situazione di poverta’: questa e’ la grande differenza rispetto al passato”. Per il ministro, intervenuto a un convegno alla Camera di commercio di Milano, la via italiana al reddito minimo deve inoltre avere “la caratteristica di essere universalistica”, perche’ “il nostro obiettivo e’ che i cittadini italiani possono vivere in modo dignitoso”. Il sostegno al reddito, ha specificato Poletti, “sara’ vincolato e condizionato a un accordo tra il cittadino e la comunita’ locale che ha l’onere di prenderlo in carico”. Infatti, “il percorso d’aiuto di chi vi ricorre sara’ costruito a livello territoriale partendo da specifiche condizioni”, in quanto “vogliamo fare un’operazione che tiene conto di questi due elementi: sostegno al reddito e inclusione sociale”. Si tratta cioe’ di “un reddito di inclusione sociale e le risorse sono quelle previste dalla legge di stabilita’ cui aggiungiamo quelle dell’inclusione al reddito dell’anno precedente”. Nel 2016, infine, “estendiamo il percorso fatto nelle 12 grandi citta’ italiane a tutto il territorio nazionale”, e “contemporaneamente il Parlamento approvera’ la legge delega per il nuovo strumento”.