Il giovedì grasso delle donne. Altro che Carnevale! Le donne di Colonia dopo la tragica esperienza della notte di capodanno si sono riprese la città dimostrando la loro voglia di divertirsi ma soprattutto dimostrando la loro libertà. “So come siamo noi di Colonia: non ci faremo fermare da un po’ di pioggia”, ha detto la borgomastra della città salutando l’inaugurazione, alle 11.11 secondo la tradizione, della Weiberfastnacht, il “giovedì grasso delle donne” che apre le feste in strada del famoso Carnevale locale. La presenza delle forze dell’ordine, oltre duemila poliziotti, ha riportato alla mente i fatti dell’ultimo dell’anno di cui, però, nessuno ha parlato. Eppure sconvolsero la Germania perché durante l’attesa della mezzanotte, nella piazza della città esplose la violenza di un migliaio di immigrati e rifugiati contro le donne. Mille rimasero vittime delle aggressioni, oltre 750 i reati denunciati, tra cui 433 casi di molestie sessuali. E 43 indagati, soprattutto giovani migranti marocchini e algerini. Quella violenza sessuale di gruppo è stata talmente shockante che all’indomani la Merkel ha riaperto la discussione sull’integrazione dei rifugiati, oltre un milione, soprattutto uomini provenienti da Paesi dove la donna è considerata non solo inferiore ma alla stregua di un oggetto non pensante, da usare per piacere e per figliare. La “Weiberfastnacht” è stata dunque l’occasione per ribadire, dietro maschere colorate, la libertà, i diritti delle donne e l’autonomia dagli uomini. In Germania nel giorno clou del Carnevale non soltanto “ogni scherzo vale”, ma è lecito qualsiasi gesto confidenziale: abbracciarsi con i passanti, ballare, flirtare con gli sconosciuti e baciarli sulle guance. È anche per questo che il Comitato promotore ha distribuito un opuscolo in tedesco, inglese e arabo, e la Caritas ha organizzato un corso accelerato per i migranti proprio per spiegare il significato del Carnevale e dell’aria di scherzo che lo caratterizza. Ecco, si può scherzare a Carnevale, ma con le donne non si scherza mai. Soprattutto usando la violenza.