Si profila una corsa a quattro per la presidenza di Confindustria. Alberto Bonometti, presidente degli industriali di Brescia e numero uno della Omr di Rezzate, impresa del settore dell’automotive con un fatturato da 600 milioni di euro, ha sciolto la riserva ed è sceso in campo per il dopo Squinzi. E’il quarto candidato dopo Alberto Vacchi, Vincenzo Boccia ed Aurelio Regina. C’è attesa per la decisione del numero uno di Federmeccanica, Fabio Storchi, invitato dalla sua federazione a candidarsi. Ma il tempo stringe: a mezzanotte di lunedì 15, secondo le nuove regole fissate dalla riforma Pesenti, scadranno infatti i termini per presentare le candidature ai saggi della commissione di designazione. Ruolo quanto mai decisivo spetterà ai saggi, Adolfo Guzzini, Giorgio Marsiaj e Luca Moschini, che dovranno verificare se i candidati possano o meno contare sul 20% di voti assembleari necessari a correre per la presidenza. Dalla prossima settimana cominceranno il loro tour per l’Italia per sondare la base confindustriale. Prima tappa Milano, il 22 febbraio in Assolombarda. Poi i tre saggi si sposteranno a Roma, il 24 febbraio nella sede di Confindustria. Il 3 marzo saranno a Torino, l’8 marzo di nuovo a Milano. Ultima tappa del tour in giro per l’Italia sarà Napoli l’11 marzo. Il voto segreto dei 198 membri del Consiglio generale potrebbe avvenire nella riunione del 17 marzo o, se, come probabile, dovesse servire più tempo, in quella già calendarizzata per il 31 marzo. Toccherà poi all’assemblea privata, convocata per il 25 maggio, nominare il nuovo presidente. Red. Eco.