Questo Natale, come ogni anno, torna la Pigotta, la bambola di pezza dell`Unicef, con tante novità a sostegno dei “Bambini Sperduti”, colpiti da conflitti, violenza, calamità o povertà alla ricerca di una vita migliore. Il weekend del 9 e del 10 dicembre grazie all`impegno di centinaia di volontari dell`Unicef, le Pigotte torneranno in quasi 400 piazze in tutta Italia. Inoltre è possibile adottare una Pigotta a fronte di una donazione, tutti i giorni, presso i Comitati provinciali Unicef. Per l`occasione il Goodwill Ambassador Unicef Francesco Totti ha realizzato un video messaggio con la speciale “Pigotta Francesco Totti” e ha lanciato un appello a sostenere la campagna “Bambini Sperduti” attraverso il numero solidale 45566. “Sono milioni i bambini malnutriti, poveri, sfruttati ma non credere a chi ti dice che non c’è nulla da fare. Se doni all’Unicef aiuti tanti bambini sperduti nel mondo”, dice Totti nel video insieme alla Pigotta speciale a sua immagine. Quest`anno Pigotta si arricchisce di importanti novità, infatti sarà possibile trovare anche: i portachiavi della Pigotta in due particolari edizioni con la Pigotta “Marianna” e la Pigotta “Camilla”; il Dvd per bambini con 5 puntate dei cartoni animati della Pigotta; la valigetta creativa, destinata ai bimbi più piccini, con le sagome Pigotta da colorare, fumetti dei cartoni animati da colorare, i colori e il cartamodello Pigotta. Ogni Pigotta – ricorda l’Unicef – è speciale perché può salvare la vita di un bambino in un paese in via di sviluppo. Le Pigotte sono realizzate a mano con fantasia e creatività da nonni, genitori e bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia. Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l`ha adottata e il bambino che, grazie all`Unicef, riceverà l`aiuto di cui ha bisogno. Perché la Pigotta “avrà pure un cuore di pezza. Ma ogni anno salva migliaia di bambini”. Grazie alla Pigotta, infatti, in 18 anni è stato possibile raccogliere oltre 27 milioni di euro e salvare così più di un milione e mezzo di bambini nei paesi più poveri del mondo.