di Enzo Marino
Papa Francesco come sempre scuote le coscienze. Questa volta, lanciando all’Angelus un “appello alla coscienza dei governanti, affinche’ si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte”. “E propongo – ha scandito – a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia”. Secondo il Papa, “il Giubileo straordinario della Misericordia e’ un’occasione propizia per promuovere nel mondo forme sempre piu’ mature di rispetto della vita e della dignita’ di ogni persona”. “Anche il criminale – ha ricordato Francesco – mantiene l’inviolabile diritto alla vita, dono di Dio”. Per il Santo Padre “il comandamento ‘non uccidere’ ha valore assoluto e riguarda sia l’innocente che il colpevole”. “Tutti i cristiani e gli uomini di buona volonta’ – ha aggiunto Francesco – sono chiamati oggi ad operare non solo per l’abolizione della pena di morte, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignita’ umana delle persone private della liberta’”.
“Grazie a Papa Francesco, ancora una volta coscienza del mondo”, ha commentato Mario Marazziti, co-fondatore della Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte. “Non c’e’ giustizia senza vita – ha aggiunto -. E in un tempo come il nostro solo il rifiuto assoluto della violenza dell’uomo sull’uomo e l’intangibilita’ della vita umana, anche del colpevole, e’ una sconfessione radicale della cultura di morte di Daesh/ISIS, degli squilibrati che continuano a fare strage in America, dei professionisti della morte e del traffico di droga mondiale”, ha continua Marazziti.
Un commento alle parole di Bergoglio è arrivato anche da Cosimo Maria Ferri, sottosegretario Ministero Giustizia. “E’ importante e giustissimo l’appello lanciato oggi da Papa Francesco in occasione dell’Angelus – ha detto -: la pena di morte rappresenta una barbarie inaccettabile e si deve porre fine quanto prima a questa pratica inumana”. Ed ha auspicato che “le parole di Bergoglio siano prese in considerazione fin da subito da chi e’ chiamato oggi a un gesto di umanita’ e di civilta’”.