Tensioni e polemiche al parlamento siciliano dove è ancora in corso il voto sulla Legge di Stabilità 2016. Ad dar fuoco alle polveri la norma che riguarda finanziamenti ai Comuni. Oltre due ore di dibattito hanno caratterizzato una mattinata di forti tensioni e quasi interamente spesa ad esaminare l’articolo 8 sulle risorse da destinare agli enti locali, una norma riformulata quasi per intero dopo l’ incontro avvenuto due giorni fa tra governo, parlamento e Anci. Questo ultimo organismo aveva chiesto di incrementare i fondi vista la gravissima situazione di cassa che affrontano molti comuni. A creare scompiglio è proprio la riformulazione del governo di questa norma, che prevede dunque un finanziamento di circa 115 milioni di euro ai Comuni. I soldi dovrebbero essere presi dal fondo pensioni regionale. Una sorta di anticipazione di cassa da 145 milioni di euro per spese destinata a investimenti (115 milioni ai Comuni e 30 milioni alle ex Province) e restituita dai Comuni a rate, attraverso un mutuo. Crocetta ha spiegato che ” si intende tutelare soprattutto i piccoli Comuni. Non per garantire a qualcuno di fare il capopopolo. Noi non togliamo nulla ai regionali: il Fondo e’ tale proprio perche’ deve far fruttare le somme. Noi non stiamo togliendo i soldi, li stiamo investendo. La garanzia che quei soldi torneranno? Li prenderemo dai trasferimenti destinati ai Comuni che non pagheranno le rate”. Contrari Lista Musumeci e Grande Sud, favorevole FI che aveva gia’ formulato la stessa norma nella sua contro finanziaria. Si oppone anche il M5S. Giorgio Ciaccio, lamenta: “Questa norma riesce a scontentare tutti. La maggioranza e’ sempre piu’ schizofrenica. Questa e’ una soluzione impresentabile. Anche noi proponiamo un taglio orizzontale ai capitoli del bilancio. Ed eviterebbe queste porcate”. Alla fine Alessandro Baccei presenta un emendamento all’articolo 8 che stabilisce, come spiega in Aula lo stesso assessore all’ Economia, che vengano dati 50 milioni in piu’ ai Comuni, da destinarsi prioritariamente al pagamento delle quote dei mutui”. In questo modo, salterebbe l’ipotesi di anticipazione di cassa dal Fondo pensioni.
Intanto, con il parere favorevole del governo, è stata approvata la norma che prevede un contributo straordinario triennale dal 2016 al 2018 a favore dei comuni in dissesto finanziario, pari ad euro 75 per abitante. “Tra i comuni beneficiari – sottolinea il deputato Gino Ioppolo (Gruppo Lista Musumeci) – pochi in verità, c’è Caltagirone, oggi particolarmente in crisi e che merita il sostegno di tutti”. “La norma approvata – aggiunge Ioppolo – non rappresenta la soluzione definitiva, ma un concreto passo avanti lungo un percorso, finalmente virtuoso, da intraprendere. Sento, in questo momento, il dovere di ringraziare tutti i colleghi parlamentari che si sono positivamente prodigati per il raggiungimento dell’obiettivo”.