Addio al modulo rosa, da domani la ricetta diventa elettronica

SANITA’ I farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza. Piccola rivoluzione, soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa

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Addio alla vecchia ricetta con modulo rosa: da domani 1 marzo le prescrizioni verranno effettuate dal medico solo con ricetta digitale. Una rivoluzione avviata tre anni fà, proseguita con l’entrata in vigore a gennaio del Dpcm del 31 dicembre 2015, che si concluderà però non prima del 2017 perchè il medico fino ad allora rilascerà al paziente un foglietto da consegnare al farmacista, con tutti i dati utili a garantire il servizio anche in caso di mancata connessione internet o il collegamento con il sistema centrale fosse fuori uso. Per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, dunque, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista che consegnerà i farmaci richiesti. Ma non sono tutte rose e fiori. Da tempo ormai i medici di famiglia lamentano che la burocrazia ruba loro tempo prezioso che potrebbe essere dedicato alla cura dei pazienti. Tra i vantaggi della ricetta elettronica, gli stessi medici di famiglia individuano “il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosa e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari”. In questa prima fase di avvio, fino a fine 2017, sono, però, ancora esclusi dal nuovo metodo solo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l`ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico Aifa. La ricetta elettronica, in compenso, vale in tutte le farmacie del territorio nazionale, sia pubbliche che convenzionate. “Questo significa – spiegano i medici di famiglia – che i farmaci potranno essere ritirati anche fuori dalla regione di residenza. Una piccola rivoluzione, soprattutto per chi viaggia spesso o lavora lontano da casa, poiché fino ad oggi una ricetta di un medico Sardo, ad esempio, non valeva oltre il Tirreno, e chi si trovava fuori casa era obbligato a pagare il medicinale per intero. Solo alcune regioni avevano previsto un sistema di rimborsi, per cui però erano necessari permessi speciali e lunghi tempi di attesa. Ora, grazie al sistema tessera sanitaria le farmacie potranno applicare il ticket della regione di residenza dell`assistito: starà poi alle stesse regioni scambiarsi le informazioni sui medicinali prescritti e, quindi, procedere ai relativi rimborsi compensativi”. A partire dal primo marzo dovrebbe essere disponibile per tutte le farmacie il sistema di calcolo di ticket ed esenzioni della regione di provenienza di ogni cittadino.