I sindacati attaccano il direttore della Reggia di Caserta: “Lavora troppo”
Può accadere solo in Italia. Il Paese dove i sindacati possono accusare il direttore di uno dei nostri più importanti siti turistici di “lavorare troppo”. Sì, avete letto bene. Succede alla Reggia di Caserta dove, dallo scorso agosto, è arrivato Mauro Felicori (foto). L’ex dirigente del Comune di Bologna, nominato dal ministro Dario Franceschini, si è subito rimboccato le maniche. Ma la cosa, come racconta il quotidiano Il Mattino, non è piaciuta ai sindacati. Che in un documento intitolato “Gestione della Reggia di Caserta. Rilievi”, hanno scritto letteralmente: “A cinque mesi dall’insediamento del nuovo direttore della Reggia di Caserta spiace rilevare che il direttore permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza. Tale comportamento mette a rischio l’intera struttura”. Il quotidiano sottolinea che non è solo llo stakanovismo del direttore a preoccupare i rappresentanti dei lavoratori. Felicori ha infatti avviato una piccola rivoluzione: alcuni dipendenti sono stati “spostati” e starebbe pensando di tenere aperta la struttura sette giorni su sette, “cancellando”lo storico riposo del martedì. Il primo a schierarsi al fianco di Felicori è stato ovviamente Mattero Renzi che, con i sindacati, ha qualche piccolo conto in sospeso. “Questo direttore lavora troppo. Così non va’ – scrive il premier su Facebook -. Questo il grido d’allarme lanciato contro il nuovo direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori. L’accusa sembra ridicola, in effetti lo è. I sindacati che si lamentano di Felicori, scelto dal governo con un bando internazionale, dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita!”. Ma anche la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha criticato i suoi “colleghi”: “Si può sbagliare, ma quando si sbaglia bisogna riconoscerlo e quei sindacati alla Reggia di Caserta hano sbagliato”.