L’Ue va giù duro: “In Italia ci sono squilibri macroeconomici eccessivi”

L’Ue va giù duro: “In Italia ci sono squilibri macroeconomici eccessivi”
8 marzo 2016

L’Italia è uno dei cinque paesi Ue (insieme a Bulgaria, Croazia, Francia e Portogallo) che presentano, secondo la Commissione europea, degli “squilibri macroeconomici eccessivi”; inoltre, pur essendo nel “braccio preventivo” del Patto di Stabilità Ue (perché ha il deficit/Pil inferiore al 3%), l’Italia, non è pienamente in regola con il Patto stesso perché non rispetta ancora il cosiddetto “obiettivo di medio termine”, ovvero il percorso di riduzione del deficit verso il pareggio strutturale di bilancio; all’Italia, infine, si applicherà ora la cosiddetta “regola del debito”, che impone una riduzione a tappe forzate (1/20 all’anno) della parte eccedente la soglia del 60% del rapporto debito/Pil. E’, in estrema sintesi, il giudizio che la Commissione dà nel suo “rapporto di valutazione dei progressi sulle riforme strutturali, e sulla prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi”, adottato oggi a Strasburgo. Il rapporto di oggi non contiene grandi novità rispetto alle molte analisi che l’Esecutivo Ue ha già presentato nella sua costante azione di monitoraggio dei conti pubblici e delle situazioni macroeconomiche degli Stati membri.

C’era tuttavia una certa attesa per il fatto che la Commissione intendeva associare le conclusioni di questa analisi con delle lettere di avvertimento agli Stati membri, tra cui l’Italia, che rischiano “deviazioni significative” dal proprio percorso di riduzione del deficit o di avvicinamento all’obiettivo di medio termine. A questo proposito, il vicepresidente responsabile per l’euro, Valdis Dombrovskis (foto), ha precisato, che “le decisioni riguardanti i bilanci sono in corso di finalizzazione e verranno pubblicate domani”, aggiungendo di non poterle “commentare oggi”. Le lettere verranno inviate, ha spiegato Dombrovskis, “anche per dare agli Stati membri degli avvertimenti in anticipo sulle decisioni di bilancio” che riguardano i loro programmi triennali di stabilità, da presentare entro metà aprile. Dombrovskis ha puntualizzato anche che “i paesi con squilibri macroeconomici eccessivi possono essere messi nel ‘braccio correttivo’ in qualsiasi momento”, ma questo finora non è avvenuto. Per l’Italia, ha ricordato il commissario, “c’è un bisogno chiaro di riforme” per risolvere gli squilibri macroeconomici eccessivi, che riguardano “l’alto debito pubblico, la debole produttività, i problemi di competitività, i crediti deteriorati nel sistema bancario”, e le inefficienze della Pubblica Amministrazione.

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