Il governatore della Sicilia: “Roma pronta a dare 450 mln”. Poi la botta al renziano: “Da sindaco ho autorizzato tanti Tso”

CROCETTA-FARAONE E’ GUERRA APERTA “Domani sono a Palazzo Chigi per chiudere l’accordo. Poi se lo firmeremo li’, a Palermo, a Lampedusa o a Pantelleria non importa”

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“Faraone dice che lui sarebbe da Tso se mi ricandidasse? Beh, io sono stato sindaco e di Tso ne ho autorizzati tantissimi”. Come sempre, non risparmia colpi bassi Rosario Crocetta contro il suo acerrimo avversario e compagno di partito, Davide Faraone. L’affermazione del governatore è in riferimento alle dichiarazioni dell’esponente renziano che aveva detto no allo scenario di una possibile ricandidatura dell’ex sindaco di Gela alla presidenza della Regione, indicando la via delle primarie. “Non e’ con le battute che risolviamo i problemi, credo che bisogna analizzare fatti e dati – continua Crocetta -: eravamo una Sicilia in default e ora non lo siamo piu’. Questa e’ la realtà”. Non intende “polemizzare” con Matteo Renzi al quale “riconosco che ha mantenuto alla fine gli impegni presi con la Sicilia”. Il presidente della Regione, sottolinea di aver “faticosamente recuperato un bel rapporto con il governo nazionale”. Un primo passo che potrebbe portare il premier a ripetere in Sicilia l’intesa fatta con il governatore campano per un Patto per il Sud. Infine Crocetta annuncia che “domani sono a Palazzo Chigi per chiudere l’accordo che portera’ in Sicilia 450 milioni, poi se lo firmeremo li’, a Palermo, a Lampedusa o a Pantelleria non importa”. Red. Pol.