L’Ars rimette in pista Sviluppo Italia Sicilia. M5S: “Illudono i lavoratori”

L’Ars rimette in pista Sviluppo Italia Sicilia. M5S: “Illudono i lavoratori”
4 maggio 2016

Sara’ affidata a Sviluppo Italia Sicilia la gestione dello sviluppo locale d’impresa nell’Isola. Una soluzione verso cui ha spinto l’assessore alle Attivita’ produttive Mariella Lo Bello intervenendo all’Ars durante la trattazione dell’articolo 9, infine approvato, della mini finanziaria che prevede l’affidamento di start up, restart, incubatori e acceleratori di sviluppo ad una societa’ in house della Regione siciliana, prioritariamente a Sviluppo Italia Sicilia. Questa dovra’ predisporre un bando a sportello con il quale le imprese potranno accedere ad agevolazioni finanziarie fino a un milione di euro. Un coro di voci trasversale in Aula ha difeso i 76 lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia, oggi in liquidazione, da dieci mesi senza stipendio e che rischiano il posto di lavoro. Secondo il M5s “questo passaggio sarebbe tecnicamente impossibile, perché Sviluppo Italia Sicilia e’ in liquidazione dopo tre bilanci in forte perdita. Si tratta solo di un gesto populista per illudere i lavoratori”. Lo Bello aveva presentato in Aula un sub emendamento all’articolo 9, difendendo l’intento di salvare al societa’: “Non c’e’ ancora il decreto di liquidazione, possiamo farla rivivere, una parte dei dipendenti andranno in Sas, certo, ma e’ costata alla Regione 10 milioni di euro e dobbiamo provare a salvarla facendole fare quello che sa fare”. “Mi impegno formalmente davanti a questa Assemblea – ha detto – sara’ affidato a Sviluppo Italia Sicilia la gestione di tutta la parte di sostengo e avvio di procedure di iniziative imprenditoriali incluse nell’articolo 9, mentre parte di lavoratori sono impegnati in quello che chiamiamo bando commercio. Questa societa’ ha potenzialita e capacita’ per poter tornare a svolgere tutte quelle funzioni per cui e’ stata acquistata”. Passa, dunque la linea del vicepresidente della Regione rispetto a quella del collega all’Economia Alessandro Baccei che ha avviato la procedura di liquidazione e sostenuto un piano per il passaggio dei 76 lavoratori nella partecipata regionale Sas. “Forse l’assessore Baccei – ha detto – sara’ preparato in tema di contabilita’, ma certe realta’ dell’isola non le conosce. Non c’e’ alcuno scontro tra noi, solo una distanza tra un assessore che guarda ai bilanci e chi invece alle prospettive della societa’”.

Sempre nel corso dei lavori, l’Ars ha dato il via libera all’articolo 7 che sopprime il Fondo siciliano per l’assistenza ed il collocamento dei lavoratori disoccupati istituito presso la presidenza della Regione. Un emendamento del presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo lascia invece in vita il Centro regionale di progettazione e restauro e il Centro per l’inventario e la catalogazione le cui funzioni dovevano passare in mano al dipartimento ai beni culturali.

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