Il 20 maggio al via part-time per lavoratori prossimi alla pensione

Il 20 maggio al via part-time per lavoratori prossimi alla pensione
10 maggio 2016

20140516_giuliano_polettiIl prossimo 20 maggio partirà l’operazione sperimentale del part-time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione, così come previsto dalla Legge di Stabilità. A dirlo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (foto), in un videomessaggio inviato a Napoli alla Giornata nazionale della previdenza. “Vedremo se quest’iniziativa piacerà alle imprese e ai lavoratori”, ha aggiunto. “Di fronte alla reazione di cittadini e imprese capiremo – ha proseguito Poletti – il tema va considerato perché è dentro le logiche in cui si costruisce un nuovo welfare nel nostro Paese”. Sul fronte delle pensioni e della flessibilità in uscita il governo sta lavorando a soluzioni che siano “economicamente sostenibili e socialmente eque”. “Non possiamo fare – ha spiegato Poletti – un’operazione secca che dice via il 3% per tutti: c’è chi guadagna 700 euro e chi 3mila euro, e c’è anche chi è disoccupato”. Per questo “stiamo lavorando a costruire una cosa complessa, che risponda a due parametri: deve essere economicamente sostenibile e socialmente equa”.

Dunque “serve qualcosa di più raffinato”, ha specificato il ministro. Infine, a chi gli chiedeva dell’ipotesi di rendere obbligatoria l’adesione ad un fondo pensione per la flessibilità in uscita, il ministro ha risposto: “Siamo ancora troppo indietro da questo punto di vista”. Altra novità in arrivo il provvedimento per corregere l’uso distorto dei voucher che “andrà in Consiglio dei ministri entro dieci giorni”, ha detto Poletti. Commentando i numeri forniti dall’Inps che ha scovato 60mila aziende che hanno usufruito indebitamente degli sgravi triennali per le assunzioni a tempo indeterminato, Poletti ha spiegato: “in Italia accade molto spesso che sulle leggi ci sia qualcuno che fa il furbo”. Il ministero del Lavoro “aveva avvertito e aveva detto che certe cose non si potevano fare”, ha aggiunto il ministro. Ora è giusto che “quelli che hanno sbagliato siano duramente colpiti. Noi vogliamo bene alle imprese, a quelle regolari e che rispettano il lavoro”, ha specificato.

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