Adozioni, giudice deve interpretare caso per caso. Orlando: “No automatismi”

Adozioni, giudice deve interpretare caso per caso. Orlando: “No automatismi”
16 maggio 2016

orlando“Siamo in un campo in cui e’ la legge che chiede al giudice di apprezzare il caso concreto, la legge non da’ una soluzione che prevede un automatismo, ma e’ il giudice che deve valutare la particolare situazione per poter” stabilire al meglio la “valutazione della continuita’ affettiva del minore. La legge non dice e chiede al giudice di dire”. E’ la risposta del Guardasigilli Andrea Orlando (foto), oggi audito in commissione Giustizia della Camera, alle domande di Paola Binetti (Ap) e Walter Verini (Pd) sulla liberta’ di interpretazione dei giudici nei casi di adozione e, in particolare, dopo il via libera definitivo delle unioni civili, sui casi di stepchild adoption. “Non puo’ esserci una situazione che valga per tutti”, ha aggiunto poi Orlando al termine dell’audizione, “l’interpretazione dei giudici non e’ comprimibile in un campo come questo” dove al centro c’e’ “la tutela del minore”. Con queste parole, il ministro Orlando replica anche al collega Costa, che nei giorni scorsi ha voluto porre uno stop all’interpretazione dei magistrati sulla adozione da parte di coppie gay.

“Nel momento in cui si mette al centro il tema di un valore”, quello del bene del minore e della sua tutela, valore “che non puo’ emergere solo dall’analisi dello stato di fatto ma necessita di un approfondimento e della ricostruzione di una storia con tutte le sue specificita’, e’ la legge stesa a chiedere al giudice di svolgere una interpretazione dei fatti e non potremmo che fare cosi’. In alcun modo si puo’ tipizzare in maniera generale ed astratta”, ha sottolineato il ministro della Giustizia, rispondendo in commissione alle domande specifiche sul dibattito che si e’ sviluppato in questi giorni, all’indomani del via libera definitivo della legge sulle unioni civili, in merito alla liberta’ di interpretazione dei giudici nei casi di adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Orlando ha poi aggiunto: “non compete al governo dare indicazioni ai magistrati su come arrivare a fare le sentenze. Il campo non mi sembra si presti a questa possibilita’. Nel momento in cui si tratta di interpretare la specificita’” delle singole situazioni, “e’ inconcepibile restringere” il campo d’azione del magistrato. Poi, sulla “congruita’ delle singole sentenze” esistono “gli strumenti previsti dal nostro ordinamento”, ovvero i diversi gradi di giudizio” fino al ruolo supremo della “Cassazione che compete solo ed esclusivamente alla Cassazione”.

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