1946 L’anno della svolta, la mostra per il primo voto delle donne

1946 L’anno della svolta, la mostra per il primo voto delle donne
1 giugno 2016

A 70 anni dalle prime elezioni nazionali a cui le donne italiane parteciparono, la Camera dei deputati dedica a questo importante anniversario la mostra “1946. L’anno della svolta”, visitabile fino al 31 ottobre nella Sala della Lupa appena restaurata. A fare gli onori di casa la presidente della Camera Laura Boldrini: “Questa mostra è un contributo per fare capire alle nostre figlie che i loro diritti arrivano da lontano, non sono caduti dal cielo”. La mostra ripercorre la lunga strada che ha portato le donne ad ottenere il diritto di voto, ricordando anche il dileggiato “deputato delle donne” Salvatore Morelli, tra i primi a battersi per la causa. E poi la pioniera del femminismo italiano, la giornalista Anna Maria Mozzoni, che nel 1906 presentò una mozione al Parlamento italiano per la concessione del voto alle donne. E ancora sono ricordate, solo per citarne alcune, la pedagogista Maria Montessori, Lina Merlin, prima donna a essere eletta al Senato, Nilde Iotti, prima donna a essere eletta presidente della Camera, gli anni bui del fascismo, dove le donne dovevano fare solo le madri e le mogli e poi la svolta alla fine della guerra, con il voto nel 1946. “Io molto presto inaugurerò qui a Montecitorio una sala destinata alle donne nelle nostre istituzioni. Perché la Repubblica si è sviluppata anche con il contributo delle donne quindi in tante hanno partecipato, si sono fatte parte attiva, ma qui non si vede traccia di loro dal punto di vista visivo”. La mostra ricorda anche le protagoniste delle più recenti conquiste femminili della politica italiana: dalla prima ministra Tina Anselmi (1976-1978) a Emma Bonino, prima commissaria europea (1995-1999) e poi ministra degli Esteri (2013-2014).

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