Verso un’Italia unita dalla fibra ottica, arriva “l’internet di Stato”. Superweb nelle aree depresse

Verso un’Italia unita dalla fibra ottica, arriva “l’internet di Stato”. Superweb nelle aree depresse
5 giugno 2016

di Filippo Caleri

Dopo lunghe discussioni e rinvii la possibilità che l’Italia diventi un paese unito anche dalla fibra ottica può adesso diventare una realtà. Ieri è infatti arrivato il via libera al primo bando per la realizzazione della rete in fibra nelle aree bianche, quelle cioè a fallimento di mercato, e nelle quali quindi gli operatori privati investono a fatica perché hanno la ragionevole certezza di ottenere ricavi insufficienti a coprire i costi. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale possono partire le procedure per gli interventi nelle prime sei Regioni (Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) con le quali si sono chiusi specifici accordi di programma e relative convenzioni operative per l’utilizzo, insieme con il Fondo sviluppo e coesione nazionale, dei fondi strutturali Fesr e Feasr. Entro l’estate partiranno i bandi per tutte le altre Regioni. A dare l’ufficialità all’inizio del processo di cablatura delle aree meno redditizie è stato Palazzo Chigi.

Le aree individuate dal primo bando sono quelle a fallimento di mercato, le cosiddette «aree bianche», raggruppate nei Cluster C e D previsti dal Piano nazionale banda ultralarga. Oggetto del bando è la progettazione, realizzazione, manutenzione e gestione di una rete passiva e attiva di accesso in modalità wholesale, che consenta agli operatori di telecomunicazione di fornire servizi agli utenti finali a 100Mbps e comunque non al di sotto dei 30Mbps. La rete sarà data in concessione per 20 anni e rimarrà di proprietà pubblica. Sono 6,5 milioni i cittadini interessati dagli interventi previsti in questo primo bando, più di 3,5 milioni le unità immobiliari e 3mila i comuni. I fondi pubblici saranno 1,4 miliardi, suddivisi in più di un miliardo di fondi statali (FSC) e 352 milioni di fondi strutturali a livello regionale.

Il bando è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e sul sito di Infratel Italia spa, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico e soggetto attuatore. La procedura di gara si svolgerà in due fasi: La prima che prevede la prequalifica dei concorrenti (durata 45 giorni) e nel corso della quale gli operatori economici interessati devono fornire informazioni in riferimento ai requisiti minimi di partecipazione e sulle infrastrutture che intendono utilizzare. Nella seconda fase (quella della valutazione delle offerte) i concorrenti ammessi a partecipare alla gara saranno invitati a presentare l’offerta tecnica ed economica. Il disco verde è arrivato dopo il via libera di Bruxelles nei giorni scorsi al piano che a regime dovrebbe connettere con la banda larga tutte le aree marginali del Paese.

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