823% di arrivi di migranti in Italia

14 maggio 2014

Nei primi quattro mesi del 2014 sono arrivati illegalmente in Sicilia, attraversando il Mediterraneo centrale e provenienti per lo più dalla Libia, 25.650 migranti, mentre 660 sono approdati in Puglia o Calabria. L’aumento, rispetto allo stesso periodo del 2013 (quando gli arrivi erano stati 2.780), è dell’823%. Sono i dati forniti oggi a Bruxelles da Gil Arias Fernandez, vicedirettore dell’Agenzia per le frontiere esterne dell’Ue, Frontex, durante una conferenza stampa a Bruxelles per la presentazione del rapporto annuale di analisi del rischio elaborato dall’Agenzia per il 2014. Sempre secondo Frontex, nell’intero 2013 gli arrivi illegali in Sicilia eran stati 40.304 (di cui il 25% eritrei e il 24% siriani), con un aumento del 288% rispetto al 2012, mentre in Puglia e Calabria, sempre nel 2013, sono stati registrati 4.994 arrivi (il 38% siriani), con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente.

Per un termine di confronto, nell’altra rotta marittima più frequentata dai barconi dei migranti, quella del Mediteranneo orientale, gli arrivi illegali in Grecia e Bulgaria nel 2013 sono stati 24.799 (il 51% siriani). Secondo Frontex, le richieste d’asilo ai paesi Ue sono aumentate del 28% nel 2013, soprattutto da parte di cittadini siriani. Due terzi delle domande d’asilo dei siriani non sono state sottoposte a paesi mediterranei, ma a Svezia, Germania e Bulgaria.

Nel flusso degli arrivi illegali attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, che sono sempre meno di migranti per motivi economici e sempre più di rifugiati in cerca di asilo e protezione internazionale, c’è anche un aumento, oltre che di siriani, di eritrei e somali dal Corno d’Africa, dopo che Israele ha introdotto una nuova politica più rigida sull’immigrazione. Inoltre, c’è un numero molto ingente, anche se imprecisato, di rifugiati nel deserto libico ch aspettano l’occasione per arrivare sulle coste e imbarcarsi.

A fronte di questa sitazione, il bilancio di Frontex non è aumentato; anzi, secondo Gil Arias Fernandez sarebbe diminuito, passando da un totale di oltre 93 milioni di euro nel 2013 (85,707 milioni stanziati, più 8 milioni aggiunti per fronteggiare l’emergenza Lampedusa) a 89 milioni nel 2014.

Più tardi, Michele Cercone, portavoce della commissaria Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstroem, ha contestato queste cifre, affermando che non si possono paragonare i due buget annuali aggiungendo lo stanziamento aggiuntivo di emergenza per il 2013, e che c’è sempre la possibilità per Frontex di chiedere nuove somme in caso di nuove emergenze nel 2014 o gli anni successivi. Questa richiesta, tuttavia, deve avvenire attraverso i canali previsti dalle regole di bilancio, e non è possibile precedere già – come chiedeva Frontex – una riserva d’emegenza a cui attingere se necessario. (TMNews)

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