Un’alleanza delle arti per ribadire che chi arriva sulle nostre coste è una risorsa e non un limite. La musica, il cunto, la prosa e la poesia, insieme a oltre cento artisti, saranno il cuore della Giornata mondiale del rifugiato in programma lunedì 20 giugno, alle 20,30, al Teatro Greco di Siracusa. L’evento, celebrato per il decimo anno dalla Fondazione Inda, si svolge anche quest’anno con il patrocinio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e in collaborazione con la “SprarAretusa”, la sezione di Siracusa dell'”Anolf”, l’Associazione nazionale oltre le frontiere e la Consulta comunale per gli immigrati guidata da Ramzi Harrabi. Sul palco saliranno Moni Ovadia, da sempre volto, voce e anima della lotta per il rispetto dei diritti umani, e i cantautori Mario Incudine, protagonista lo scorso anno con Ovadia della tragedia “Le Supplici” di Eschilo, Lello Analfino dei Tinturia e Giovanni Caccamo, vincitore di Sanremo tra i giovani nel 2015. Con Ovadia, Incudine, Lello Analfino e Caccamo sul palco del Teatro Greco ci saranno anche Imma Villa, Fausto Russo Alesi, Sergio Mancinelli ed Elena Polic Greco, protagonisti di “Fedra” di Seneca che sara’ in scena dal 23 al 26 giugno, e poi musicisti, attori, e gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, dai più piccoli ai ragazzi della sezione “Giusto Monaco”.
“Abbiamo inserito questa giornata tra le priorità della Fondazione Inda – ha dichiarato il commissario straordinario Pier Francesco Pinelli – perché fare cultura e teatro sotto questa chiave di lettura ha un profondo senso civico ed educativo. Per tutti noi impegnarsi per la Giornata del rifugiato, su note diverse rispetto a quelle del teatro classico, e’ una parte importante di ciò che vogliamo portare avanti con la nostra attività”. Lo spettacolo, che vedrà anche l’intervento di Antonella Basilone, rappresentante dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, spazierà tra la poesia, il dramma classico, la musica di Incudine, Analfino e Caccamo e darà anche la possibilità di rivivere un momento tratto dalla tragedia “Le Supplici” di Eschilo che l’anno scorso al Teatro Greco ha ottenuto un successo strepitoso. “I siciliani da sempre sono stati aperti all’accoglienza – ha detto Moni Ovadia – e ancora oggi forniscono quotidianamente uno straordinario esempio della propria capacita’ di accogliere e della vocazione culturale ed etica della Sicilia”. Ovadia ha poi ancora una volta speso bellissime parole per gli allievi dell’Accademia: “Non ho parole – ha detto – per raccontare il talento di questi giovani attori. Non ho mai visto tanta passione, disciplina e talento racchiusi in ragazzi cosi’ giovani. Siracusa non e’ solo cultura e bellezza ma per me e’ stata anche una terra di felicita’”. Mario Incudine ha invece promesso un “tripudio di ritmo, colori, uno spettacolo bello, vivace, vero, pieno di energia”. “Siracusa è la città con il maggior numero di sbarchi e quindi celebrare qui la Giornata mondiale del rifugiato assume un valore assoluto – ha spiegato il cantautore siciliano -. Vogliamo rispondere a questo momento cosi’ drammatico con quattro generazioni di artisti, con la musica, la prosa, la danza, con le parole di personaggi come Buttitta ed Eschilo. Dentro una barca e un mare simbolici, ciascuno di noi, con la propria sensibilità, darà il proprio contributo per testimoniare quanto sia necessario accogliere queste persone”.