Israele è uno degli Stati leader nella vendita di sistemi di sicurezza, un mercato sempre più in espansione a causa dell’incertezza internazionale dopo gli attacchi arrivati nell’ultimo anno fin nel cuore dell’Europa. Fra le tecnologie più richieste quelle per il controllo dei grandi eventi, come quelli sportivi, in luoghi affollati, come gli stadi. Aziende israeliane hanno fornito i droni per proteggere gli stadi dei Mondiali nel 2014 in Brasile e sono coinvolte nella sicurezza degli europei in corso in Francia. “Mctech è specializzata nello sviluppo di sistemi anti droni – dice Ido Bar-Oz, presidente di Mctech – Una delle questioni più urgenti è proteggere gli stadi e i grandi eventi, noi abbiamo la capacità di affrontare tutti questi aspetti: identificazione, accoglienza, neutralizzazione e distruzione”. Il risultato è che nel 2016 Israele si appresta a superare l’Italia nella classifica dei maggiori esportatori di armi e sistemi di sicurezza, con un aumento di richieste dall’Europa; una circostanza che infila l’Unione in un complesso dilemma etico: la stessa Europa critica nei confronti della politica israeliana contro i palestinesi, ora compra le armi usate in alcuni casi per la prima volta proprio nel conflitto contro Hamas del 2014.