Orestiadi Gibellina al via con teatro, danza e mostre

Orestiadi Gibellina al via con teatro, danza e mostre
22 giugno 2016

gibellina-la-fondazione-orestiadi-promuove-il-progetto-teatrale-call-orestiadi-2016È stata presentata stamane la 35/a edizione di “Orestiadi”, festival di teatro, danza e arti visive, che si svolgerà a Gibellina dal 16 luglio a 6 agosto. Il presidente della Fondazione, Calogero Pumilia, e il direttore artistico, Claudio Collovà, hanno illustrato il programma e le numerose attività collaterali. Collovà è direttore artistico dal 2009, fu nominato da Ludovico Corrao, il fondatore e l’anima della ricostruzione di Gibellina. Anche quest’anno- ha specificato Collovà- guardiamo alla drammaturgia contemporanea. Si inaugura il 16 luglio con Toni Servillo, in una serata di letture dedicate a Napoli, il 17 Antonio Ianniello e Francesco Saponaro mettono in scena uno studio teatrale ispirato al compositore russo, “Sostakovic il folle santo”. E si continua con la scuola napoletana, il 20 e il 21 luglio Enzo Moscato con “Toledo-suite” e “Compleanno”, frutto di una ricerca sul linguaggio musicale e cantato. Ritorna una vecchia conoscenza del festival: Spiro Scimone con la regia di Francesco Sframeli chiuderà la Kermesse, il 5 e il 6 agosto, con due spettacoli “Amore” e “Bar”, diretto da Valerio Binasco. Molta attesa desta l’arrivo del pluripremiato Roberto Latini, regista che deve la sua fama alla riscrittura dei classici.

A Gibellina presenterà il 23 luglio “I Giganti della montagna”, l’ultima e incompiuta opera di Pirandello, che proprio nella sua assenza di finale, apre le porte ad un mondo immaginario, estremamente fertile per la creatività di Latini, mentre il 24 luglio, in prima nazionale debutta “Amleto Die FortinbrasMaschine”. Si tratta di un’opera ispirata all’Amleto di Shakespeare che passa attraverso la celebre versione realizzata da HeinerMuller, dove il Principe di Danimarca diventava il depositario del senso di colpa tedesco, in una Germania post-bellica. Al regista palermitano Beno Mazzone, il 26 luglio, è affidata “La tigre blu dell’Eufrate” di Laurent Gaudé, drammaturgo francese che dedica quest’opera alla figura di Alessandro Magno. Due gli spettacoli di danza: “Marzo” di Agata, Teodora e Demetrio Castellucci, con la compagnia Dewey Dell, e la collaborazione del fumettista giapponese Yuichi Yokoyama, e il 30 luglio “Sopra di me il diluvio” della compagnia romana di Enzo Cosimi. Isabella Ragonese debutta il 27 luglio con Cristina Donà in “Italia numbers”, e il 2 agosto spettacolo dedicato a Fabrizio De Andrè, “La buona novella”. Tutti gli spettacoli andranno in scena al Baglio Di Stefano. Unico sponsor, con il Ministero e la Regione, che ha concesso una programmazione triennale, le Tenute Orestiadi, per un totale di circa 130 mila euro. Accanto alla rassegna teatrale una mostra internazionale di fotografia, laboratori per studenti universitari e una mostra dedicata a Ludovico Corrao, curata da Bonito Oliva.

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