Francia, Emmanuel Macron lancia il guanto della sfida a Hollande

Francia, Emmanuel Macron lancia il guanto della sfida a Hollande
13 luglio 2016

HOLLANDESe qualcuno ancora nutriva dei dubbi sulle intenzioni di Emmanuel Macron (foto home), le sue parole di ieri sera davanti a una folta platea di sostenitori dovrebbero averli dissipati. “A cominciare da stasera, dobbiamo essere ciò che siamo, vale a dire il movimento della speranza. Questo movimento, adesso, non lo fermerà piu nulla (…) andremo avanti insieme fino al 2017 e fino alla vittoria”, ha dichiarato con vigore il giovane ministro dell’Economia francese, pur senza presentarsi ancora ufficialmente come candidato all’Eliseo. All’indomani del discorso “anti-sistema” di Macron, che non ha risparmiato né il presidente socialista Francois Hollande (foto) né il governo di cui fa parte, la stampa francese si pone la questione della permanenza o meno del ministro nell’esecutivo. Il portavoce del governo Stephane Le Foll ha detto che il capo di stato si esprimerà in proposito domani, con l’occasione del tradizionale incontro con la stampa per il 14 luglio, festa nazionale francese.

Difficilmente il presidente potrà ignorare la sfida lanciata da uno dei pilastri del suo governo ad appena 10 mesi dalle presidenziali. “C’è bisogno di coerenza all’interno del governo”, ha detto sibillino Le Foll. Chi invece non ha voluto attendere nel replicare è il primo ministro Manuel Valls, che oggi ha decisamente alzato i toni, rimproverando a Macron di alimentare quanto meno “un clima deteriorato dall’ambiguità”. “Non si può denunciare un presunto ‘sistema’ cedendo alle sirene del populismo quando, circostanza aggravante, si è essi stessi il prodotto per eccellenza dell’elite della Repubblica”, ha tagliato corto il capo del governo. In questo senso vanno molti dei commenti della stampa questa mattina: il quotidiano regionale L’Alsace scrive che sarà “difficile per Emmanuel Macron restare ancora in un governo da cui ha preso definitivamente le distanze”.

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Ieri sera, davanti a un pubblico piuttosto giovane e istruito, Macron, 38 anni, ha “ringraziato” Hollande per averlo chiamato a far parte del suo governo nel 2014. Ma poi ha tolto il velo sui molti errori della sua politica, stigmatizzando in particolare “le promesse non rispettate”. Nel corso dei suoi due anni in seno all’esecutivo, Macron ha potuto constatare fino a che punto il sistema non voleva cambiare: “non sono riuscito a fare alcune cose”. Adesso invece l’aspirante, sebbene non dichiarato, presidente declama la sua volontà – con il movimento “En Marche!” – di “scrivere una nuova pagina della storia” in un mondo rivoluzionato dagli sviluppi tecnologici. Due i pilastri del suo programma: “liberare il paese” dalle zavorre economiche e assicurare “le reti della sicurezza” per la popolazione. (con fonte afp)

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