I Nastri d’Argento chiudono in tv (domani sera, sabato 23 su RaiUno ore 23,45 ) la stagione dei grandi premi con il bilancio di un’annata speciale affidato ai protagonisti dei film più amati dal pubblico e soprattutto, nel caso dei Nastri, dalla stampa che li ha votati. E sono proprio le attrici e gli attori dell’anno i protagonisti della 70esima edizione della manifestazione condotta sul palcoscenico unico del Teatro Antico di Taormina da una splendida Matilde Gioli (foto home), con la regia di Giovanni Caccamo, a ripercorrere, anche dietro le quinte, le tappe di un anno che con i Nastri d’Argento conferma il successo di titoli come Lo chiamavano Jeeg Robot, migliore opera prima dell’anno, Perfetti sconosciuti che ha vinto per la commedia, Non essere cattivo, Veloce come il vento, Quo vado? (con il premio al miglior produttore, Pietro Valsecchi) e soprattutto La pazza gioia di Paolo Virzì che ha conquistato a Taormina ben sei Nastri su dieci candidature: i suoi primi premi (per la regia, per migliori attrici, Bruni Tedeschi e Ramazzotti, i costumi e la sceneggiatura condivisa da Paolo Virzì con Francesca Archibugi).
Tra i riconoscimenti speciali assegnati nel corso della serata a cura di Laura Delli Colli per i 70 anni dei Nastri – con il sostegno del Mibact, main sponsor BNL Gruppo Bnp Paribas – sfilano in tv Sabrina Ferilli, Marco D’Amore, Leo Gullotta e Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio premiati dall’Assessore della Regione Sicilia Anthony Barbagallo. Tutti sul palco del Teatro Antico con Maria Sole Tognazzi (insieme a Marciano e Cotroneo Nastro per il soggetto di Io e lei e Premio Nastri-Porsche Tradizione e Innovazione) e ancora Greta Scarano e Luca Marinelli (i migliori non protagonisti per Suburra e Jeeg Robot), Alessandro Borghi, Premio Graziella Bonacchi come rivelazione dell’anno, al miglior attore protagonista Stefano Accorsi e alla sua coprotagonista, la giovanissima Matilda De Angelis segnalata con il Biraghi per gli attori alla prima affermazione per Veloce come il vento. Ai magnifici 7 protagonisti di Perfetti sconosciuti, con il regista del film Paolo Genovese e la squadra dei produttori (Marco Belardi, Raffaella Leone, Giampaolo Letta) il Nastro speciale per il miglior cast insieme a quello per la canzone, andato a Fiorella Mannoia coautrice oltreché interprete con Chiodo e Bungaro.
Premio Nino Manfredi, infine a Carlo Verdone e Antonio Albanese che, assente per lavoro ha mandato comunque un divertente messaggio dal set come Juliette Binoche Nastro europeo per L’attesa di Piero Messina. Un bilancio dell’annata nei premi ma anche nei commenti dei protagonisti: “Sono felice di appartenere alla comunità di questo cinema” dice Paolo Virzì ricevendo i suoi Nastri, E Paolo Genovese, strapremiato per Perfetti sconosciuti: “Finalmente. Con un premio dopo sette anni di candidature mi sento il Di Caprio dei Nastri d’Argento”. Dedicato a Claudio Caligari il Nastro dell’anno al suo, postumo, Non essere cattivo. Da Edoardo Leo e Fiorella Mannoia un appello di solidarietà dei Nastri per Emergency, Hamilton behind the camera con il Nastro per l’esordio a Gabriele Mainetti e a Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti rispettivamente i premi Shiseido per lo stile e Wella per l’immagine. Luca Marinelli e Alessandro Borghi, infine, sono i Personaggi dell’anno Nastri-Persol.