A 97 anni è morto il capo indiano Aquila Calva, recitò in Balla coi lupi

A 97 anni è morto il capo indiano Aquila Calva, recitò in Balla coi lupi
27 luglio 2016

Il capo nativo americano David Aquila Calva, che recitò nel film da Oscar del 1990 “Balla coi lupi”, è morto all’età di 97 anni. Nipote di Toro Bianco, che combattè nel 1876 a Little Bighorn, Aquila Calva aveva recitato in oltre 40 film ed era diventato il volto del suo popolo, i Lakota del South Dakota. Secondo una locale agenzia di pompe funebri è morto nella sua casa nella riserva indiana del fiume Cheyenne il 22 luglio. Era nato in un tepee nel 1919 nella riserva della tribù Sioux del fiume Cheyenne, il suo nome per intero in lingua Lakota significa Bella Aquila Calva Ferita in Inverno. Durante la Seconda guerra mondiale combattè nell’esercito Usa e partecipò allo sbarco di Anzio: le sue imprese gli valsero una stella d’argento. Rimasto gravemente ferito dal fuoco tedesco mentre si calava in paracadute sulla Normandia durante il dl D-Day, Aquila Calva decise di intraprendere una carriera musicale e trovò lavoro come batterista nella Cliff Keyes Big Band. Dopo un breve periodo come danzatore di sala da ballo, chiuso con la tragica morte della sua partner di danza e moglie, Penny Rathburn, in un incidente d’auto, Aquila Calva trovò lavoro a Hollywood addestrando una serie di star, tra cui John Wayne, nel maneggiare le pistole e cavalcare e fu controfigura di Errol Flynn. Alla fine degli anni Cinquanta entrò in una compagnia itinerante di rodei e in Belgio incontrò la seconda moglie, Josee.

Continuò a lavorare come attore e per decenni fu il volto delle promozioni turistiche dello stato del South Dakota. Al di fuori del mondo della spettacolo, l’impegno di Aquila Calva per il popolo Lakota lo portò sulla poltrona di primo Capo delle Nazioni unite native nel 2001 dalla quale si occupò dei problemi delle popolazioni autoctone di tutto il mondo. Il suo ultimo ruolo cinematografico è stato in “Neither Wolf Nor Dog” presentato a giugno al Festival del cinema di Edimburgo. Il regista del film, Steven Lewis Simpson, parla di Aquila Calva come di una persona “Davvero unica”. “La sua vita è stata più straordinaria di quelle di cui si legge nella gran parte delle biografie, tra gioie e dolori” ha detto Lewis Simpson. “Era un uomo bello in modo sorprendente, la scintilla nei suoi occhi quando sorrideva o ti prendeva in giro era una gioia da vedere”. Rooks Funeral Home di Eagle Butte ha annunciato che i funerali di Aquila Calva si terranno dopodomani al Black Hills National Cemetery di Sturgis, dopo la tradizionale veglia di quattro giorni.

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