Un team Cnr-Sapienza ha individuato la molecola in grado di contrastare le patologie causate da mutazioni nel DNA dei mitocondri, i produttori dell’energia cellulare trasmessi per via materna. Lo studio e’ pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine. È nel DNA mitocondriale che avvengono le mutazioni genetiche responsabili di gravi patologie per le quali non esiste ancora una terapia efficace. I mitocondri sono le centrali energetiche delle cellule ed hanno quindi il compito di produrre l’energia necessaria alle loro funzioni vitali. Se questa energia viene a mancare, per un alterato funzionamento mitocondriale, la vita della cellula stessa e, di conseguenza, quella del nostro organismo sono a rischio. A essere colpiti sono principalmente i tessuti e gli organi che consumano piu’ energia: cervello, muscoli, cuore. Si tratta di malattie che nei bambini provocano rallentamento o arresto della crescita, encefalopatia progressiva, gravi disturbi muscolari, cardiomiopatie, atrofia ottica, sordita’, diabete, danni epatici e renali. Un team di ricercatori dell’Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibpm-Cnr) e dell’Universita’ Sapienza di Roma, coordinato da Giulia d’Amati, ha individuato una molecola in grado di contrastare gli effetti di mutazioni nei geni mitocondriali, migliorando il metabolismo energetico e la vitalita’ delle cellule malate. Lo studio e’ pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine.