Come era purtroppo prevedibile continua a salire il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto nell’Italia centrale. Ora sono 281 i morti accertati: 221 ad Amatrice, 11 ad Accumoli, in provincia di Rieti, e 49 ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. L’aggiornamento del bilancio provvisorio, fornito dalla Protezione civile, arriva ormai solo dall’area di Amatrice, dove si teme che vi siano ancora diversi dispersi sotto le macerie. Nell’ascolano, infatti, le ricerche sono chiuse. Con il passare delle ore viene aggiornata purtroppo in rialzo la conta di coloro che hanno perso la vita nel sisma che ha sconvolto il centro Italia due notti fa. Sono 238 gli estratti vivi, resta sostanzialmente invariato a 388 il numero dei feriti ospedalizzati. Sono state 1059 le scosse di terremoto dalla notte del 24 agosto alle 17.13 di oggi – ha spiegato la Protezione civile – e di queste 220 si sono verificate nella sola giornata odierna. Dieci delle repliche di oggi sono state di magnitudo tra 3 e 4, oltre a quella di stamani di 4.8. Il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accumoli per azione del terremoto. Dopo una forte scossa che si è registrata stamane alle 6.20, altri due ponti sono rimasti danneggiati ad Amatrice, aggravando ulteriormente la situazione delle strade. Per la Commissione Grandi Rischi, il terremoto del 24 agosto “può essere considerato come un tipico terremoto appenninico” e analizzando lo ‘storico’ dei sismi avvenuti nell’Appennino centrale non vengono esclusi “possibili futuri terremoti nella regione”, anche di elevata magnitudo.
Oggi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Matteo Renzi parteciperanno ai funerali delle vittime marchigiane del terremoto nel Duomo di Ascoli Piceno. Mentre una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18 ad Amatrice. Nel pomeriggio di ieri si è svolta la riunione a Palazzo Chigi tra il premier, il sottosegretario Claudio De Vincenti, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i governatori delle aree colpite dal sisma. “La ricostruzione dovrà essere dei comuni colpiti, dei centri abitati come erano, certo più sicuri ma mantenendo intatta la tradizione e le radici”, ha detto al termine De Vincenti, che con il ministro del’Istruzione Giannini ha assicurato che si sta lavorando perché in tutti paesi colpiti dal sisma i bambini possano riprendere la scuola puntualmente e in condizioni di regolarità. Tra le tante immagini dolorose che si fissano nella mente, c’è quella della mamma di Giulia, la bimba di 9 anni trovata morta sotto le macerie e sorella di Giorgia, 5 anni, salvata dai vigili del fuoco. Trasportata in barella nella palestra di Ascoli, la donna ha sussurrato: “Ciao, mamma ti ama tanto”, mentre avvicinava al volto la foto della figlia appoggiata sulla cassa. Ad Arquata del Tronto il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha incontrato due dei vigili del fuoco che hanno fatto parte della squadra che ha recuperato ancora viva la bambina nella casa crollata di Pescara del Tronto. Sui luoghi del disastro, anche il presidente dell’Anci, Piero Fassino. Stop assoluto all’invio di nuovi aiuti, nei comuni di Amatrice e Accumoli, è stato invece deciso, per evitare l’accumularsi di generi alimentari non necessari, in un vertice tenutosi alla Provincia di Rieti.