L’attacco del Nyt contro Assange: “Aiuta la Russia contro l’Occidente”

L’attacco del Nyt contro Assange: “Aiuta la Russia contro l’Occidente”
1 settembre 2016

-Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, non ha probabilmente legami diretti con i servizi d’intelligence russi, ma la sua agenda combacia spesso con quella del Cremlino: la Russia, in molte occasioni, ha beneficiato dei segreti rivelati sull’Occidente. È l’accusa che il New York Times ha lanciato nei confronti di Assange, in un lungo reportage realizzato da tre giornalisti, che hanno anche intervistato ‘l’accusato’ e lanciato interrogativi maliziosi: “Wikileaks è diventata una ‘lavanderia’ per il materiale compromettente ottenuto dalle spie russe? E qual è esattamente il rapporto tra Assange e il Cremlino di Putin (foto)?”. L’accusa nei confronti di Assange non è di poco conto, alla fine: riciclare qualsiasi informazione ottenuta dall’intelligence russa. Confinato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra da quattro anni, Assange attacca sistematicamente gli Stati Uniti come potenza imperialista, scrive il New York Times, ma dalle sue analisi sono sempre assenti le critiche a un’altra potenza mondiale, la Russia, e a un presidente come Vladimir Putin, le cui azioni certo non corrispondono all’idea di trasparenza e democrazia perseguita da WikiLeaks.

Il quotidiano ha analizzato le attività di WikiLeaks e “per coincidenza, convinzione o convenienza, dei documenti pubblicati e delle dichiarazioni di Assange hanno beneficiato i servizi d’intelligence russi”. Il New York Times scrive che l’obiettivo di Assange, reso peraltro pubblico, è quello di attaccare sistematicamente gli Stati Uniti: “Tutti criticano la Russia – ha detto – è noioso”. Le ‘vittime’ degli attacchi sono sempre il partito democratico, l’amministrazione Obama e i Clinton, quest’ultimi apertamente criticati anche durante la campagna elettorale, che Assange ha promesso di ‘sconvolgere’ con molte altre rivelazioni, dopo quelle sulle e-mail tra funzionari del partito che hanno portato alle dimissioni della presidente del Comitato nazionale democratico, Debbie Wasserman Schultz, che avrebbe cercato di aiutare Hillary Clinton contro Bernie Sanders durante le primarie. Queste rivelazioni, scrive il Times, hanno provocato le critiche di Edward Snowden, l’informatico che ha rivelato la rete illegale di sorveglianza dell’intelligence statunitense, che, pur rimarcando il ruolo di WikiLeaks nella democratizzazione dell’informazione, ha definito “un errore” la sua “ostilità” verso anche la più piccola correzione dei testi che riceve.

Hillary clintonIn molti, a partire dal New York Times e dalla stessa Clinton (foto), hanno accusato la Russia per le rivelazioni che hanno messo in imbarazzo il partito democratico alla vigilia della convention. Per Assange, queste accuse sono il frutto di “un’isteria neomaccartista (nel periodo maccartista ci fu la ‘caccia’ ai presunti comunisti negli Stati Uniti, ndr), perché non ci sono prove concrete” che Wikileaks abbia pubblicato materiale ottenuto da servizi segreti stranieri; fonti, comunque, da cui accetterebbe materiale. L’obiettivo di Assange, secondo il dossier del New York Times, sembra quello di screditare Hillary Clinton, aiutando in questo modo Donald Trump, il candidato repubblicano alle presidenziali statunitensi, che ha più volte lodato Putin e promesso nuovi rapporti con il Cremlino. Putin, a sua volta, ha più volte difeso Assange: le accuse di reati sessuali contro di lui “sono politicamente motivate”; la sua unica colpa sarebbe quella di aver “diffuso informazioni ricevute da fonti militari statunitensi sulle azioni degli Stati Uniti in Medio Oriente”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti