Procreazione, protesi, vaccini, endometriosi e celiachia. Sono tante le novità e le opportunità che l’aggiornamento dei nuovi livelli essenziali di assistenza offre a milioni di pazienti. Il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, sul quale oggi la Conferenza Stato-Regioni ha registrato l’intesa, sostituisce integralmente quello del 2001, e ora dopo un rapido passaggio nelle Commissioni parlamentari, “sarà in vigore entro l’anno” come ha assicurato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della riunione decisiva con le Regioni di questo pomeriggio. Col decreto vengono definite le attività, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale, vengono aggiornati gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione; viene prevista un’innovazione sostanziale dei nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica. Secondo il presidente della Conferenza, Stefano Bonaccini, “con il varo dei nuovi livelli di assistenza in sanita’ abbiamo alzato l’asticella della tutela della salute in Italia”. Per i nuovi Livelli essenziali di assistenza, come ha detto la Lorenzin, “sono confermati 800 milioni di finanziamento”, precisando che “questa cifra ci sara’ anche l’anno prossimo e quelli successivi dato che si tratta di una misura strutturale e non una tantum”. Inoltre, il ministro ha sottolineato che “ci sara’ un meccanismo di aggiornamento e le Regioni potranno aumentare le risorse all’interno del Servizio sanitario nazionale grazie ai risparmi che si faranno da altre parti, come sulle centrali uniche di acquisto”. Ecco i nuovi Lea.
SPECIALISTICA AMBULATORIALE – Il nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale aggiorna quello del 1996 introduce prestazioni tecnologicamente avanzate ed elimina quelle ormai obsolete. In particolare introduce numerose procedure diagnostiche e terapeutiche che nel 1996 avevano carattere quasi “sperimentale” oppure erano eseguibili in sicurezza solo in regime di ricovero, ma che oggi sono entrate nella pratica clinica corrente e possono essere erogate in ambito ambulatoriale. In particolare, il nuovo nomenclatore individua chiaramente tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma) che saranno erogate a carico del Servizio sanitario nazionale (fino ad oggi erogate solo in regime di ricovero); rivede profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica e, per ogni singola prestazione, fa riferimento ad un elenco puntuale di patologie per le quali è necessaria l’indagine su un determinato numero di geni; introduce la consulenza genetica, che consente di spiegare al paziente l’importanza ed il significato del test al momento dell’esecuzione, le implicazioni connesse al risultato al momento della consegna del referto ed, eventualmente, di fornire allo stesso il sostegno necessario per affrontare situazioni spesso emotivamente difficili; introduce prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico (adroterapia) o di tecnologia recente (enteroscopia con microcamera ingeribile, radioterapia stereotassica).
PROTESI – Il nuovo nomenclatore dell’assistenza protesica era atteso da più di 15 anni e consente di prescrivere, fra le altre cose, ausili informatici e di comunicazione (inclusi i comunicatori oculari e le tastiere adattate per persone con gravissime disabilità); posaterie e suppellettili adattati per le disabilità motorie, barella adattata per la doccia, scooter a quattro ruote, carrozzine con sistema di verticalizzazione, carrozzine per grandi e complesse disabilità, sollevatori fissi e per vasca da bagno, sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli), carrelli servoscala per interni arti artificiali a tecnologia avanzata e sistemi di riconoscimento vocale e di puntamento con lo sguardo apparecchi acustici a tecnologia digitale attrezzature domotiche e sensori di comando e controllo per ambienti (allarme e telesoccorso).
MALATTIE RARE – Il provvedimento prevede un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare, realizzato mediante l’inserimento di più di 110 nuove entità tra singole malattie rare e gruppi di malattie. Tra queste la sarcoidiosi; la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave.
MALATTIE CRONICHE – Importanti revisioni sono apportate anche all’elenco delle malattie croniche. Ad esempio: sono introdotte sei nuove patologie esenti: sindrome da talidomide, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi negli stadi clinici “moderato” e “grave”, broncopneumopatia cronico ostruttiva negli stadi clinici “moderato”, “grave” e “molto grave”. Per la maggior parte delle malattie incluse nell’elenco sono individuate una serie di prestazioni fruibili in esenzione. Per alcune particolari malattie le prestazioni in esenzione non sono individuate puntualmente in quanto le necessità assistenziali dei pazienti sono estese e variabili. In tal caso, per garantire una maggiore flessibilità assistenziale, il medico le individuerà di volta in volta.
VACCINI – introduzione di nuovi vaccini (come anti-Papillomavirus, antiPneumococco, anti-Meningococco) ed estensione a nuovi destinatari (ad esempio, per il Papillomavirus il vaccino viene erogato anche agli adolescenti maschi).
SCREENING NEONATALE – Introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita ed estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale esteso per le malattie metaboliche ereditarie.
ENDOMETRIOSI – Viene previsto l’inserimento dell’endometriosi (colpisce circa 3 milioni di italiane) nell’elenco delle patologie croniche ed invalidanti, negli stadi clinici “moderato” e “grave”. Di conseguenza, si riconosce alle pazienti il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo. Si stimano circa 300.000 esenzioni.
PROCREAZIONE – Sino ad oggi le prestazioni di procreazione medicalmente assistita erano erogate solo in regime di ricovero. Ora viene previsto l’inserimento nel nomenclatore della specialistica ambulatoriale di tutte le prestazioni necessarie nelle diverse fasi concernenti la procreazione medicalmente assistita, omologa ed eterologa.
CELIACHIA – La celiachia diviene, da malattia rara, una malattia cronica. Ciò in quanto il percorso diagnostico di tale patologia non risulta, ad oggi, tortuoso, lungo e oneroso come avviene per i malati rari. Sono mantenute in esenzione tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale comprese nei Lea, utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione delle complicanze e degli eventuali aggravamenti. Come per tutte le malattie croniche è sufficiente una certificazione di malattia redatta da uno specialista del Servizio sanitario nazionale per ottenere il nuovo attestato di esenzione.
FONDI – A disposizione dei nuovi Lea ci sono gli 800 milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità. “Sono confermati anche per i prossimi anni – ha spiegato Lorenzin – si tratta di una misura strutturale e non una tantum; ci sarà un meccanismo di aggiornamento e le Regioni all’interno del Ssn potranno anche aumentare le risorse. Ovviamente si risparmia da altre parti e già stiamo vedendo i risultati in pochi mesi delle centrali uniche di acquisto”.