Otto persone (nessuna in pericolo di vita) sono state ferite in un centro commerciale nello stato del Minnesota, nel nord degli Stati Uniti, da un uomo armato di coltello che è stato ucciso dalla polizia. Teatro del folle gesto il Crossroads Center a St. Cloud, città che si trova un centinaio di chilometri a nordest di Minneapolis. Diversi feriti non in gravi condizioni sono stati trasportati in ospedale. L’americano, di origine somale, che ha ferito le otto persone faceva “allusioni ad Allah”, prima di essere freddato da un agente fuori servizio. “Abbiamo avuto conferma che ha chiesto ad almeno una persona se fosse musulmana prima di aggredirla”, ha detto Blair Anderson, il capo della polizia di St. Cloud, città di 70mila abitanti. L’aggressione “è stata compiuta da un soldato dello Stato islamico”, ha affermato a stretto giro di posta l’agenzia Amaq, organo di propaganda del gruppo jihadista.
“L’esecutore degli attacchi era un soldato dello Stato islamico, che rispondeva agli appelli a colpire i cittadini dei Paesi che appartengono alla coalizione di crociati”, ha indicato Amaq. L’aggressore è entrato nel centro commerciale verso le 8 di sera (le 3 di oggi in Italia). Indossava la divisa d’ordinanza di una società di sicurezza privata e aveva almeno un coltello, ha chiarito la polizia. L’uomo è stato identificato, ma non era noto alle forze dell’ordine se non per infrazioni minori al codice della strada. Secondo gli inquirenti non vi è alcun elemento che colleghi l’esplosione di una bomba a Manhattan con l’aggressione a al centro commerciale del Minnesota, episodi avvenuti entrambi nella serata di sabato. “Per il momento no abbiamo prove che suggeriscano un legame” fra questi due attacchi, ha detto ancora Anderson, capo della polizia di St. Cloud, nel Minnesota. L’aggressione con coltello, infati, come detto, è stata rivendicata dallo Stato islamico. Al contrario per la bomba esplosa a Manhattan non vi è stata alcuna rivendicazione. (fonte Afp)