E’ di almeno 27 civili morti e decine di feriti il bilancio delle vittime dei raid aerei effettuati dalle aviazioni russa e siriana contro i quartieri di Aleppo controllati dalle milizie ribelli. E’ quanto rende noto fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti umani. Dunque, si ritorna a bombardare pesantemente i quartieri ribelli di Aleppo dopo l’annuncio da parte dell’esercito siriano di riprendere l’offensiva volta a riconquistare tutte quelle aree che sfuggono al controllo del regime dal 2012. “Abbiamo iniziato le ricognizioni e i bombardamenti aerei e gli attacchi con l’artiglieria”, ha detto una fonte militare di alto livello. “Possono andare avanti per ore o per giorni prima che inizi l’operazione di terra; i tempi dipenderanno dal risultato dei raid e dalla situazione sul campo (…) Da ieri abbiamo colpito i quartier generali dei comandi terroristici”, termine col quale il regime siriano indica tutti coloro che hanno imbracciato le armi contro Assad, siano esse ribelli o jihadisti. “Le truppe di terra non sono ancora avanzate sul terreno”, ha detto l’ufficiale siriano ad Aleppo, principale fronte nella guerra che devasta la Siria da oltre cinque anni. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sono stati effettuati almeno trenta raid nella notte tra ieri e oggi. Un giornalista della France Presse ha detto di non aver mai visto tanta distruzione dopo i bombardamenti e ha raccontato di edifici completamente rasi al suolo con tante persone intrappolate sotto le macerie. Anche due centri di “caschi bianchi” (la protezione civile dell’opposizione siriana) sono stati danneggiati dal bombardamento. L’esercito siriano ha chiesto ai residenti della zona orientale di Aleppo, assediata ininterrottamente da due mesi, di “allontanarsi dalle posizioni” dei gruppi ribelli e ha assicurato che i civili che vogliono lasciare i distretti ribelli e unirsi settore il governo della città non saranno arrestati. Intanto langue la diplomazia: i tentativi di Russia e Usa di riattivare la tregua sono naufragati.
Nelle prossime ore comunque si fara’ un nuovo tentativo. L’aviazione siriana, con l’appoggio di quella russa, continua a bombardare in queste ore i quartieri orientali della martoriata citta’, quelli controllati dalle fazioni dell’opposizione. Il comando delle Operazioni militari ad Aleppo ha annunciato nella notte che hanno avuto inizio le operazioni nei quartieri orientali e ha chiesto ai civili che si mantengano lontani dalle posizioni dei “gruppi terroristi”. Le forze armate hanno promesso che i civili che si dirigeranno verso le postazioni dell’esercito non saranno arrestate ne’ interrogate, ma che al contrario sara’ offerto loro rifugio. L’appello a Usa e Russia a trovare un accordo arriva anche dall’Onu. “Penso che ora abbiamo poco tempo, perché stiamo entrando in un periodo in cui il governo degli Stati Uniti farà più attenzione alle dinamiche delle elezioni presidenziali” che a quelle esterne, ha detto in un’intervista con RIA Novosti l’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria Staffan de Mistura. La decisione di convocare una nuova riunione del gruppo di sostegno per la Siria non c’è, secondo il diplomatico, ma i ministri si potrebbero riunire, se Mosca e Washington troverannno una formula per l’attuazione dell’accordo del 9 settembre, per una tregua. De Mistura ha aggiunto inoltre che intende contribuire al rilancio dell’accordo tra la Federazione russa e gli Stati Uniti del 9 settembre. E che va migliorato il lavoro di Russia-Usa-Onu alla centrale operativa a Ginevra, per individuare i responsabili per le violazioni del cessate il fuoco in Siria.