Sull’isola di Mozia in Sicilia l’opera Help, l’età della plastica

Sull’isola di Mozia in Sicilia l’opera Help, l’età della plastica
25 settembre 2016

Le montagne di sale fanno da sfondo naturale all’installazione “Help, l’età della plastica”, ideata dall’artista Maria Cristina Finucci e allestita dal 25 settembre all’8 gennaio 2017 sull’isola di Mozia in Sicilia, nell’area archeologica dello Stagnone di Marsala, in provincia di Trapani. L’opera, costituita dall’assemblaggio manuale di oltre 5 milioni di tappi di plastica usati, racchiusi in gabbie di metallo, delinea la parola Help (in inglese Aiuto) con grandi lettere tridimensionali alte fino a 4 metri ciascuna per una estensione totale di circa 1.500 metri quadrati. “Quando sono venuta su Mozia e ho visto le rovine – ha detto l’artista – ho pensato che della nostra epoca non resterà che la plastica e quindi ho fatto finta che un archeologo, fra 2 mila anni, venga qua a scavare e cosa trova? Una città fatta con dei blocchi di plastica”.

La mostra è promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Whitaker, nell’ambito del progetto Wasteland – The Garbage Patch State. Il presidente, Emanuele Emmanuele . “Questo grido di aiuto che rivolgiamo alle coscienze di chi può intervenire, vuole significare: attenzione, il nostro meridione che nel passato ha trovato risposte inefficienti che lo hanno desertificato più che mai si avvia a una stagione di pericoli sui quali bisogna riflettere celermente per intervenire”. Un appello raccolto subito dalle Istituzioni, nella persona di Antimo Cesaro, sottosegretario ai beni culturali, presente all’inaugurazione. “È un’iniziativa sicuramente meritoria – ha spiegato – che ci invita a riflettere su quello che potrebbe, e ci auguriamo non sia, il futuro della nostra umanità”. L’opera fa parte di un ciclo di installazioni, performance, video e altre iniziative ispirato alle cosiddette Garbage Patch, le enormi isole di plastica e spazzatura che galleggiano negli oceani di tutto il pianeta che possano arrivare ad occupare una superficie totale pari a circa 16 milioni di chilometri quadrati. L’ 11 aprile 2013 a Parigi, nella sede dell’Unesco, Maria Cristina Finucci ha simbolicamente ufficializzato l’opera “Garbage Patch State” come una vera e propria Nazione, dotata di bandiera, costituzione, leggi e ambasciate per richiamare l’attenzione sulla minaccia ambientale rappresentata da questo fenomeno.

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