Gli antichi erano molto più globalizzati di quanto solitamente si pensi. Altrimenti risulta poco spiegabile il motivo per il quale gli archeologi del XXI secolo rinvengano nel lontano Giappone antiche monete romane risalenti a circa 1700 anni fa. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa nipponica Kyodo, ha riferito che quattro monete romane risalenti al III o IV secolo sono state rinvenute nelle rovine del Castello di Katsuren, a Uruma nell’isola Okinawa, a circa 9.000 chilometri dalla Città eterna. E’ la prima volta che delle monete romane vengono ritrovate in Giappone. Le monete appartengono al regno dell’imperatore Costantino, che è stato sul trono di Roma tra il 306 e il 337. In base alle analisi, le monete parzialmente rovinate mostrano l’effigie dell’imperatore e, sul retro, l’immagine di un soldato con una lancia. Okinawa era un tempo il centro del Regno delle isole Ryukyu, uno stato autonomo che, approfittando della felice posizione geografica tra Giappone, Cina e Sudest asiatico, traeva vantaggio dal commercio con entrambe le potenze asiatiche. Questo ruolo commerciale rende plausibile che le monete siano passate di mano in mano lungo la Via della Seta per arrivare fino alle mani dei proprietari del castello, che è esistito tra il XII e il XV secolo. Assieme alle monete romane sono state rinvenute anche monete dell’Impero ottomano del XVII secolo.