Più di un miliardo di compresse di Viagra vendute in 18 anni, circa 86 milioni in Italia, acquistate e usate almeno una volta nella vita da 40 milioni di uomini nel mondo. Anche in Italia – al secondo posto in Europa, con la Lombardia in testa, seguita da Emilia-Romagna, Toscana e Liguria – è stato un vero boom: circa 1 miliardo di compresse vendute in 18 anni. Oltre 6 milioni, 12 al minuto, solo nel 2013: ovvero una media di quasi una pillola ogni due maschi italiani over 40 (437 compresse ogni 1.000 uomini), con età media 50-55 anni. La Lombardia è in testa con oltre un milione di compresse acquistate nel 2013, segue l’Emilia-Romagna con 588, vendute per lo più a Piacenza e Rimini, seguita dalla Toscana (563 compresse ogni 1.000 over40), soprattutto a Livorno, e dalla Liguria (546 ogni 1.000). La Regione dove si consuma meno è la Basilicata con solo 230 pillole blu ogni 1.000 over 40, restano in coda alla classifica le città del Sud Italia, i cui consumi si attestano su valori al di sotto della media. E’ questo l’identikit numerico e regionale del capostipite dei farmaci contro la disfunzione erettile emerso nel corso del congresso nazionale della Società Italiana di Urologia. Numeri che si sommano, naturalmente, anche ai fratelli più giovani, arrivati sul mercato negli anni successivi. Un successo però dal doppio volto: da un lato lo “smascheramento” di un fenomeno nascosto fino a quel momento, quello della disfunzione erettile, che è in realtà una vera patologia, con un cambiamento radicale nelle abitudini degli uomini italiani. Dall’altro la nascita di un “fenomeno” sociale con tutti gli eccessi che questo comporta: dall’abuso, alla vendita illegale anche tra i giovani, alla perdita della percezione che non si è di fronte ad un afrodisiaco, ma ad un farmaco vero che deve essere prescritto dal medico ed è un indicatore – nella maggior parte dei casi – di altre malattie.