Gli Stati Uniti, in contrasto con gli accordi non sono stati in grado di garantire la sicurezza stradale del Castello in Siria Aleppo. Il messaggio arriva da Mosca in un briefing: secondo la rappresentante del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, sembra che solo la Russia, l’Onu e un piccolo numero di altri Paesi vogliono occuparsi della situazione umanitaria di Aleppo, in Siria. “La parte americana non è stata in grado di costringere le forze di opposizione armata a ritirare le sue formazioni dalla strada Castello” ha detto. “Questo aprirebbe l’accesso umanitario ai civili che sono rimasti intrappolati”. Secondo Zakharova non ci sono prove che “i cosiddetti leader dell’opposizione moderata abbiano preso le distanze dai terroristi di al Nusra” ha detto il rappresentante del Ministero degli Esteri russo. Zakharova, specificando inoltre che è “senza senso” il tentativo di “reindirizzare” i militanti dall’Iraq del nord verso la Siria, perché questo rischia di peggiorare ulteriormente la situazione umanitaria.
Intanto, la Russia ha accettato di prorogare fino a sabato sera la tregua entrata oggi in vigore ad Aleppo, allineandosi così all’esercito siriano che ieri sera ha annunciato una sospensione delle operazioni militari fino a sabato. Lo annunciato un portavoce dell’Ufficio per il coordinamento degli Aiuti umanitari dell’Onu (Ocha). “La Russia ha detto alle Nazioni Unite che rispetterà una pausa umanitaria di 11 ore ogni giorno per tre giorni, a partire da oggi, giovedì”, dice alla France presse Jens Laerke che dirige il gruppo di lavoro sugli aiuti umanitari in Siria. Le Nazioni unite hanno espresso anche la speranza di evacuare già domani i primi feriti da Aleppo Est, dopo l’entrata in vigore della tregua, questa mattina alle 7 ora italiana. “Speriamo che le prime evacuazioni mediche possano avere luogo domani”, dichiara ancora Egeland, ribadendo che l’Onu ha ricevuto il via libera della Russia, del regime siriano e dei gruppi armati di opposizione.
Inoltre, l’Onu fa sapere che sono “oltre 200” le persone ferite e malate che hanno bisogno di una “evacuazione urgente” da Aleppo Est, area controllata dai ribelli e pesantemente bombardata dall’aviazione russa e siriana prima dell’entrata in vigore della tregua umanitaria, questa mattina alle 7. Intanto, il dipartimento di Informatica e comunicazioni di massa del ministero della Difesa russo ha organizzato la trasmissione online, attraverso videocamere, dell’uscita dei militanti dalla città di Aleppo. La trasmissione è realizzata con telecamere a circuito chiuso e droni. Lo si apprende dal ministero della Difesa russo. Il materiale video è reperibile sul sito del ministero. Due delle quattro telecamere a circuito chiuso sono state installate in prossimità della sezione occidentale della strada del Castello e al checkpoint Masharka. Altre due telecamere lungo il corridoio di uscita. La tregua umanitaria per il libero passaggio dei civili, l’evacuazione dei feriti e dei malati, così come il rilascio di militanti dalla città di Aleppo si svolge dalle ore 7 alle ore 18 di oggi 20 ottobre 2016. Ad Aleppo ci sono sei dei corridoi umanitari per i civili e due corridoi destinati al ritiro dei combattenti.