Contrordine compagni. La lettera fisicamente non c’è, ma arriverà. Questo il senso del comunicato congiunto diffuso da Alitalia e Etihad sulla trattativa in corso. “Etihad – si legge – ha confermato oggi che invierà una lettera che preciserà le condizioni e i criteri per il proposto investimento nel capitale da parte della compagnia che, negli ultimi mesi, ha negoziato con Alitalia e i suoi stakeholder. Dopo l’approvazione con la conferma dell’accettazione delle condizioni da parte del consiglio di amministrazione di Alitalia e dei suoi stakeholder, le compagnie aeree procederanno alla preparazione della documentazione finale per completare l’operazione proposta, in linea con le regole dell’Unione europea e gli altri requisiti normativi”.
Insomma, al momento non c’è ancora nulla di deciso. Bisognerà ancora discutere e negoziare. Anche se James Hogan, presidente e Chief Executive Officer di Etihad, è ottimista: “Siamo lieti di poter andare avanti con questa operazione e confidiamo di raggiungere la positiva conclusione della transazione proposta ad Alitalia. Una partecipazione azionaria in Alitalia sarà utile non solo alle due compagnie, ma ciò che più conta è che questa partecipazione darà più scelta e maggiori opportunità di viaggio a chi si muove per affari o per turismo da e per l’Italia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i vertici di Alitalia. “Un’eccellente prospettiva per Alitalia – sottolinea l’amministratore delegato, Gabriele Del Torchio -. Questo investimento assicurerà una stabilità finanziaria ed è la conferma del ruolo chiave di Alitalia quale asset infrastrutturale strategico per lo sviluppo del settore dei viaggi e del turismo nel nostro Paese”.
“Siamo lieti che l’operazione prosegua con Etihad Airways che rappresenta per Alitalia un partner strategico ideale per rafforzare le prospettive di crescita a lungo termine della Compagnia” gli fa eco il presidente, Roberto Colaninno, presidente di Alitalia.
La posizione del governo. Sull’argomento interviene anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. “Mi pare un ottimo segnale – commenta -. L’investimento dovrebbe essere intorno ai 600 milioni di euro, con un grande piano industriale di rilancio degli aeroporti italiani come Fiumicino e Malpensa. Ora attendiamo di vedere il piano di sviluppo. L’occupazione arriva quando si ricomincia a crescere. Se il piano è di investimenti e crescita il tema dell’occupazione si affronta con responsabilità e intelligenza”.
Secondo Lupi, comunque, “i tempi saranno brevi. Presumo che già in settimana il cda debba pronunciarsi e poi si passerà alla fase tecnica operativa”: Si parla di circa un mese per definire i dettagli del contratto.