Urne aperte in Florida, ultima carta per Trump. I candidati nel Sunshine State

Urne aperte in Florida, ultima carta per Trump. I candidati nel Sunshine State
25 ottobre 2016

A due settimane dall’Election Day, i due principali candidati alla Casa Bianca si concentrano sulla Florida, uno Stato decisivo soprattutto per il candidato repubblicano, Donald Trump, che non avrebbe chance di vincere le presidenziali statunitensi senza un successo nel Sunshine State. Trump concluderà oggi un tour di sette città in tre giorni, iniziato a Naples e proseguito a Boynton Beach, St. Augustine e Tampa, dove non ha perso occasione per attaccare la rivale democratica, Hillary Clinton, e la stampa statunitense, a partire dal New York Times. In Florida, una ‘seconda casa’ per Trump, il candidato ha ribadito la sua promessa di ‘prosciugare la palude’ di Washington. In Florida, però, i sondaggi al momento premiano Clinton: secondo la media dei sondaggi di Real Clear Politics, la democratica avrebbe il 47% delle intenzioni di voto, contro il 43,2% per Trump. Secondo il New York Times, Clinton avrebbe 3,5 punti di vantaggio e l’81% di possibilità di vincere; per il sito Five Thirty Eight, le possibilità di successo in Florida per l’ex segretario di Stato sarebbero pari al 74,4 per cento; in dieci degli undici sondaggi effettuati a ottobre e presi in considerazione da Politico, Clinton è in vantaggio, con una media di +3,4 punti.

In Florida, dove già si è cominciato a votare, i repubblicani temono la sconfitta netta. Secondo Ryan Tyson, vicepresidente delle operazioni politiche per la Associated Industries of Florida, un gruppo di imprenditori conservatori, “Clinton ha un vantaggio del 3-5% nei sondaggi”, secondo quanto ammesso in una nota ai membri dell’associazione, ottenuta da Politico. Secondo Tyson, ipotizzando un’affluenza alle urne del 71%, ovvero 9,2 milioni di elettori, Clinton potrebbe vincere con un distacco compreso tra i 275.000 e i 460.000 voti; “sarebbe una sconfitta schiacciante” ha concluso Tyson. Vista l’incapacità di Trump di attirare il consenso di under 50, donne e degli elettori non bianchi, la sua unica speranza è “la bassa affluenza”. Anche Clinton sa che sarà decisiva l’affluenza: se i latinoamericani andranno a votare, voteranno per lei (solo il 25% dichiara di sostenere Trump). La Florida ha diritto a 29 ‘grandi elettori’ e, alternando la scelta tra democratici e repubblicani, è stata determinante nelle ultime cinque elezioni. Il candidato repubblicano ha trascorso il proprio tempo soprattutto nelle aree rurali e più conservatrici della Florida, mentre Clinton si è concentrata sulle aree tradizionalmente democratiche, ovvero le grandi città e le zone dove vivono le più grandi comunità afroamericane e latinoamericane. Oggi, Clinton terrà un comizio a Coconut Creek, nella Broward County, la contea più a sinistra della Florida, secondo il Miami Herald, poi ha in programma a Pinecrest una raccolta fondi in casa dell’avvocato Chris Korge, uno dei maggiori donatori del partito democratico in Florida.

Leggi anche:
Svolta Ue: difficile convivenza tra Verdi, Socialisti e l’ombra dell’estrema destra
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti