Il parlamento europeo invoca in una risoluzione il congelamento dei negoziati di adesione con la Turchia. L’Europarlamento ha approvato il testo che “chiede alla Commissione e agli Stati membri di avviare un temporaneo congelamento dei negoziati in corso con la Turchia” per l’adesione all’Ue, alla luce delle purghe e delle diffuse violazioni delle libertà fondamentali scattate con il fallito golpe del 15 luglio. Ieri il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha già liquidato la risoluzione, che non è vincolante, come “priva di valore”, in una nuova invettiva contro l’Ue, che ha accusato di dare lezioni di diritti umani, mentre non sa proteggere i bambini che cercano rifugio in Europa.
“Il voto del parlamento dell’Unione Europea sul possibile congelamento dei negoziati per l’adesione della Turchia in Ue non ha alcun valore per quanto ci riguarda”, aveva chiosato Erdogan. “Gli Stati che non smettono di darci lezioni su diritti umani, democrazia e libertà sono incapaci di proteggere i bambini che si rifugiano da loro, in quanto non aprono le loro porte, ma al contrario li lasciano senza pietà dietro a fili spinati”, sostenendo che “il destino di 10mila bambini costretti a migrare in Europa è sconosciuto”, aveva aggiunto. Nel suo discorso pronunciato ad una conferenza dell’Organizzazione per la Cooperazione islamica a Istanbul, il presidente turco aveva anche sostenuto che “i Paesi del mondo musulmano devono alzare la loro voce contro i due pesi e due misure che recano danni ai nostri popoli. Non possiamo più sopportare oltre il fatto che gli Stati occidentali attribuiscano al mondo musulmano la responsabilità delle loro crisi e dei loro guai”. Infine: “A più riprese abbiamo spiegato che teniamo ai valori dell’Unione Europea più di molti degli Stati dell’Unione, ma non abbiamo riscontrato nessun sostegno da parte degli amici occidentali”.