Ambasciatore russo: papa Francesco è preoccupato per Siria, chiede negoziati

Ambasciatore russo: papa Francesco è preoccupato per Siria, chiede negoziati
25 novembre 2016

“Vi posso dire le parole del metropolita Hilarion: ogni giorno che passa ci avvicina alla visita del Papa in Russia. Speriamo che l’attesa non sia lunga!”. Così in un’intervista ad Askanews, l’ex ministro della Cultura Alexander Avdeev, attuale ambasciatore russo presso la Santa Sede, esplicita il desiderio di un nuovo passo storico nella storia dei rapporti bilaterali tra il suo Paese, la Russia, e il Vaticano. Una serie di momenti chiave nel dialogo tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e Papa Bergoglio hanno fatto “cambiare” i rapporti “negli ultimi anni”. E lo scambio tra i due si è soprattutto concentrato sulla principale crisi internazionale, quella siriana. “Della situazione in Siria si è molto discusso, in dettaglio, nel corso delle riunioni tra il presidente russo e Francesco” dice il capo missione. “Vorrei sottolineare la famosa lettera del pontefice a Vladimir Putin come presidente di turno del G20 nel 2013, sulla prevenzione di un intervento straniero in Siria, e per creare le condizioni per un dialogo interno e una soluzione negoziata al problema. Vediamo che il Papa anche adesso mostra grande preoccupazione per il popolo siriano, chiedendo costantemente negoziati intersiriani e di preservare l’integrità territoriale del Paese, oltre a sottolineare la necessità di sconfiggere il terrorismo”.

Avdeev parla nel giorno di apertura al pubblico della mostra “Roma Aeterna” alla galleria Tretyakov di Mosca: un momento storico per le relazioni. “A mio parere, il significato di questo evento è molto alto” spiega Avdeev. “È il primo progetto personale dei due leader, ed è quindi simbolico che sia proprio nel campo dell’arte. Le prime reazioni alla mostra a Mosca sono entusiastiche. Il pubblico russo non solo nutre ammirazione per la grande arte italiana, ma anche esprime gratitudine al Pontefice, personalmente, per un gesto di amicizia tale. Il prossimo anno si terrà in Vaticano, come scambio, l`esposizione dei capolavori della Galleria Tretyakov sul tema dell’immagine di Cristo nei dipinti di famosi artisti russi”. “Roma Aeterna” rimarrà visitabile fino al 19 febbraio, ma in base a fonti di Askanews l’impatto sul pubblico è stato tale che è già tutto esaurito. Qualcosa più di una semplice mostra-evento. La preparazione è stata portata avanti con tale devozione che una sala dell’allestimento imita volutamente l’abbraccio del colonnato del Bernini. In sostanza sono arrivati nella capitale russa “il 10% dei capolavori della Pinacoteca Vaticana” come spiegava in una precedente intervista la vice direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, già indicata come successore di Antonio Paolucci alla guida delle collezioni papali. Un prestito generoso non soltanto per le relazioni culturali tra i due Stati, ma per la storia dei Musei Vaticani in assoluto. Anche questo dimostra il salto di qualità che hanno compiuto le relazioni tra Vaticano e Kirill o Vaticano e Mosca. In un mondo sempre più fragile, tali rapporti sono riusciti, secondo molti, a rafforzarsi e hanno mostrato una forza inaspettata. Ma una domanda resta ancora aperta: quando il Papa si recherà in Russia?

Secondo l’ambasciatore Avdeev “in effetti, i rapporti tra il Patriarcato di Mosca e il Vaticano e il Vaticano e la Russia sono cambiati negli ultimi anni. Insieme comprendiamo il significato delle nuove minacce del XXI secolo e la necessità di affrontarle insieme. Queste minacce sono la destabilizzazione attraverso il terrorismo internazionale, un divario sorprendente tra ricchi e poveri, la globalizzazione non regolamentata e l`indebolimento del diritto internazionale. Ci piace l’idea di Francesco sul rafforzamento delle fondamenta morali ed etiche del diritto internazionale. Sono d’accordo che dopo l’incontro tra il Papa e il Patriarca Kirill a Cuba si è aperta una nuova pagina nella vita cristiana. E` la conseguenza di uno straordinario documento: la dichiarazione congiunta, che è stata adottata da entrambi i primati”. Quanto alla possibilità di un viaggio di Francesco a Mosca “vi posso dire le parole del metropolita Hilarion: ogni giorno che passa ci avvicina alla visita del Papa in Russia. Speriamo che l’attesa non sia lunga!”. Intanto l’agenda tra la Russia e il Vaticano si fa fitta. Giovedì e venerdì prossimi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov è atteso in Italia, dove incontrerà il collega Paolo Gentiloni e in Vaticano, dove si vedrà con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità e Paul Richard Gallagher, arcivescovo cattolico inglese, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Ulteriore dimostrazione e segnale, che fa sperare.

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