Per la Prima della Scala “Madama Butterfly” in versione originale

Per la Prima della Scala “Madama Butterfly” in versione originale
30 novembre 2016

“Mi sembra evidente che sia un’opera talmente forte dal punto di vista del valore musicale che va sotto pelle a tutti e che l’emozione prende alla gola ogni volta. Il cast è molto impegnato in questa interpretazione: è una nuova produzione che chiede molto ai cantanti dal punto di vista introspettivo dell’interpretazione. Credo che Puccini meriti l’attenzione ancora una volta in questo teatro, con questa versione, per l’opera che è stata celebrata in tutto il mondo come una delle più grandi del primo Novecento”.

Sarà Riccardo Chailly a dirigere il 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano la versione originale del 1904 di “Madama Butterfly”, riportando dopo 33 anni un’opera di Giacomo Puccini ad inaugurare la stagione del Piermarini. Una versione che la 63enne bacchetta milanese ha spiegato essere “molto più ampia, il primo atto ha una quantità importante di musica in più e anche il senso così profondamente tragico dell’ultima scena dell’opera, in cui l’intermezzo che precede il suicidio è ancora più ampio e più profondamente drammatico”. Il cast della Prima è composto dal baritono spagnolo Carlos Alvarez nei panni di Sharpless, dal soprano uruguayano Maria José Siri in quelle di Cio-Cio-San, e dal tenore statunitense Bryan Hymel ad interpretare Pinkerton, mentre Suzuky avrà la voce della mezzosoprano bresciana Annalisa Stroppa. Il lettone Alvis Hermanis che ha curato la regia del capolavoro pucciniano ha spiegato di aver avuto come riferimenti per l’interpretazione e la gestualità dei cantanti, il teatro giapponese kabuki e per i costumi e l’impianto scenico le opere della pittura classica nipponica”, sottolineando che Madama Butterfly “è una tragedia giapponese che è una storia universale sulle debolezze umane”.

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