Dall’esterno è un edificio modernissimo, talmente basso da dare l’impressione di una faglia che spacca le dolci colline della Dordogna. Ma all’interno, il Centro Internazionale d’Arte murale di Montignac, garantisce ai visitatori una riproduzione quasi integrale delle grotte di Lascaux, che si trovano a poche centinaia di metri di distanza. E’ “Lascaux 4” una visita “immersiva” e totale, con umidità, effetti di luce, odori e suoni attutiti. Un’esperienza impressionante perfino per gli esperti.
Jean Pierre Chadelle, archeologo del Consiglio dipartimentale della Dordogna: “Io ho avuto la fortuna di lavorare diversi anni nella grotta originale e quando vedo il lavoro che è stato fatto qui sono ammirato, davvero. Ho fatto parte del collegio di esperti che ha lavorato sulla scenografia fin dall’inizio, abbiamo visto questo spazio svilupparsi poco a poco”. E’ difficile ora immaginare che qualche mese fa questo era ancora un hangar di cemento dove lavoravano alacremente decine di operai: uno ad uno, i 46 pezzi di questo enorme puzzle sono stati installati per un totale di 900m2 di pitture murali. “E’ la prima volta – spiega Chadelle – che ricostruiamo la grotta quasi per intero, dico quasi perché ci sono delle piccole gallerie alle sue estremità dove è troppo difficile penetrare: di queste non abbiamo effettuato la riproduzione materiale, ma in alcune sale annesse potranno essere ammirate in video in 3D”.
La visita dura una trentina di minuti, e prosegue in una vasta sala di 700 m2, dove si ritrovano le spiegazioni delle opere presentate in modo chiaro e didattico, con l’aiuto delle tecnologie più moderne. Il nuovo progetto è stato finanziato con un budget di 66 milioni di euro. La grotta originale, con i suoi dipinti di 18.000 anni fa, fu chiusa nel 1963 a causa del degrado dovuto al passaggio di molti visitatori. Ora, può continuare la sua convalescenza in tutta tranquillità.
